L'équipe Chirurgia generale dell'Ospedale San Paolo di Bari
BARI - Garantire una collaborazione efficace tra ospedali, medici di base e specialisti territoriali per migliorare l’assistenza ai pazienti: è questo l’obiettivo del congresso “L’Ospedale incontra il territorio – Gestione multidisciplinare e laparoscopica dell’urgenza chirurgica”, in programma sabato 22 febbraio presso l’auditorium dell’Ospedale San Paolo di Bari.
Giunta alla terza edizione, l’iniziativa punta a rafforzare l’integrazione tra i diversi livelli della sanità, creando un canale diretto tra i professionisti coinvolti nella gestione delle emergenze chirurgiche. L’evento è promosso dall’Unità operativa di Chirurgia generale del San Paolo, diretta dal dottor Massimo Buonfantino, e coinvolgerà oltre 230 partecipanti, tra medici ospedalieri, specialisti, relatori ed esperti del settore. A presiedere i lavori saranno lo stesso Buonfantino e la professoressa Angela Pezzolla, presidente onoraria.
Tra i temi principali del congresso, un’attenzione particolare sarà dedicata alla gestione delle urgenze chirurgiche nelle diverse discipline mediche, con interventi che spazieranno dalla chirurgia tiroidea a quella toracica, gastrointestinale, epatica e bilio-pancreatica. Il convegno vedrà la partecipazione di numerosi specialisti del Dipartimento di Area Chirurgica della ASL Bari, guidato dal dottor Michele Simone, e approfondirà anche il ruolo della radiologia interventistica, dell’endoscopia e dell’anestesia e rianimazione.
“La Chirurgia del San Paolo è parte integrante della rete della ASL Bari e lavora in sinergia con le altre unità operative”, spiega il dottor Buonfantino. L’ospedale è anche un punto di riferimento per la Rete Oncologica Pugliese, grazie alla presenza di un gruppo multidisciplinare per le patologie gastrointestinali, coordinato dal dottor Francesco Giuliani. Questo approccio ha permesso di ridurre la migrazione sanitaria, offrendo ai pazienti pugliesi cure all’avanguardia senza la necessità di spostarsi fuori regione.
Il 2024 ha segnato un importante miglioramento negli standard di qualità e quantità della chirurgia del San Paolo, con un incremento del 10% dell’attività chirurgica. Nel corso dell’anno sono stati eseguiti oltre 140 interventi per neoplasie e 250 operazioni in urgenza. Inoltre, il 70% degli interventi sul tratto gastrointestinale per patologie oncologiche viene ormai effettuato con tecniche mininvasive laparoscopiche, un metodo che garantisce tempi di recupero più rapidi e minori rischi per i pazienti.
Nel panorama delle nuove tecniche chirurgiche adottate al San Paolo, si evidenziano anche interventi laparoscopici e toracotomici per tumori all’esofago, oltre a un importante potenziamento del trattamento delle ernie iatali di grandi dimensioni, sempre con procedure mininvasive. Un ulteriore passo avanti per un ospedale che punta a migliorare l’efficienza e la qualità delle cure, mettendo al centro il paziente.
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