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Brindisi

«Questo cartello è il simbolo di uno Stato che ha abbandonato i lavoratori»

La segretaria regionale Gigia Bucci: "Difendere l’industria per evitare che i lavoratori finiscano in un annuncio di aiuto cucina"

L'annuncio in un bar di Brindisi

L'annuncio in un bar di Brindisi

BRINDISI - Un semplice annuncio di ricerca lavoro esposto nella vetrina di un bar di Brindisi ha acceso il dibattito sulle condizioni del lavoro nel Mezzogiorno. "Cercasi aiuto cucina lavapiatti con esperienza", si legge nel cartello fotografato dalla segretaria generale regionale della Cgil, Gigia Bucci, che ha condiviso lo scatto sui suoi canali social con una riflessione amara:

"Questa è l’immagine di un declino che non possiamo accettare", ha scritto Bucci, collegando il tema dell’occupazione alla protesta in corso per la salvaguardia del tessuto industriale brindisino. "Siamo qui per sostenere i lavoratori di Versalis e torneremo mercoledì per l’assemblea delle assemblee. Non basta la protesta, servono proposte concrete, e la nostra risposta alla rassegnazione è il voto ai referendum".

Brindisi, capitale industriale a rischio

La scelta di Brindisi come simbolo della battaglia sindacale non è casuale. Da anni la città rappresenta uno dei poli industriali più importanti del Mediterraneo, ma le politiche adottate da governo e imprese rischiano di compromettere il suo futuro produttivo.

Il territorio ospita stabilimenti di grandi e medi gruppi industriali esterni all’area, tra cui Eni (Versalis, Enipower, Syndial), Enel (Enel Produzione), Jindal, LyondellBasell, Sanofi, Leonardo (ex AgustaWestland), Avio-Aero, Ipem, Chemgas, Magnaghi-Salver, Dema, SRB, TI-Automotive, Mignini&Petrini e Pellegrini. Secondo Bucci, tutelare il settore manifatturiero brindisino significa difendere l’intera industria italiana, oltre ai migliaia di lavoratori e lavoratrici che oggi vedono a rischio il proprio futuro.

"Lo Stato ha abbandonato i lavoratori"

La segretaria della Cgil denuncia il pericolo di un progressivo smantellamento del tessuto produttivo, con conseguenze drammatiche per l’occupazione. "Se non fermiamo queste scelte miopi, Brindisi perderà il suo ruolo centrale nell’industria nazionale. E i lavoratori finiranno per cercare impieghi di ripiego, come quelli annunciati nei cartelli di un bar, perché lo Stato li ha abbandonati".

Un post scriptum ironico e amaro chiude il suo intervento: "P. S. Con esperienza!", un riferimento diretto alla necessità di una vera strategia per il lavoro, che eviti la desertificazione industriale e offra ai giovani e ai lavoratori prospettive dignitose.

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