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Il caso
17 Febbraio 2025 - 16:08
Colloquio di lavoro
A Taranto cresce l’allarme per la carenza di manodopera qualificata, un problema che sta mettendo a dura prova il settore artigianale e le piccole imprese del territorio. Il grido d’allarme arriva da Confartigianato Taranto, che denuncia un dato preoccupante: nel 2024 la difficoltà di reperimento di lavoratori specializzati ha raggiunto il 59,2%, con un incremento di 4 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
Secondo un’indagine condotta da Confartigianato, il 48% delle aziende del territorio – in particolare nei settori impiantistico, meccanico e dei servizi – fatica a trovare personale qualificato. Una situazione che appare contraddittoria, considerando il numero di disoccupati e cassaintegrati nella provincia.
"Siamo di fronte a una realtà paradossale", afferma Fabio Paolillo, segretario generale di Confartigianato Taranto. "Le imprese cercano tecnici specializzati, ma non li trovano, mentre molti giovani restano a casa o non si preparano adeguatamente per entrare nel mercato del lavoro. Questo problema frena la crescita economica e penalizza sia le aziende che le famiglie”.
Per colmare questa lacuna, Confartigianato evidenzia la necessità di un intervento congiunto tra istituzioni, scuole e mondo della formazione professionale. "Il sistema scolastico e i corsi di formazione finanziati dalla Regione Puglia devono adattarsi alle esigenze delle imprese", sottolinea Paolillo.
L’associazione invita anche le famiglie a rivedere le proprie percezioni sui mestieri artigianali, spesso considerati meno attrattivi rispetto ad altre professioni. "Officine, botteghe e cantieri non sono più quelli di un tempo: oggi servono competenze tecnologiche e tecnici altamente specializzati. Bisogna abbandonare i vecchi pregiudizi e guidare i giovani verso opportunità concrete".
Confartigianato Taranto chiede un impegno concreto da parte delle istituzioni, attraverso politiche attive per il lavoro e programmi formativi allineati con il mercato. "Non possiamo permetterci di perdere competenze artigianali che rappresentano la storia e l’economia del nostro territorio", avverte Paolillo.
L’associazione continuerà a investire nelle nuove generazioni, rafforzando il dialogo con le scuole e gli istituti tecnici, promuovendo percorsi di alternanza scuola-lavoro e incentivando la formazione sul campo con il supporto degli artigiani esperti.
"Se non agiamo subito, il rischio è quello di vedere scomparire interi settori produttivi. Abbiamo bisogno di fatti, non solo parole", conclude Paolillo, rilanciando l’appello alle istituzioni affinché supportino concretamente le imprese e il futuro dell’artigianato tarantino.
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