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17 Febbraio 2025 - 07:23
Uno scorcio della Darsena di Trani - foto Articolo 97
TRANI - Il Movimento Civico Articolo 97 lancia un nuovo allarme sullo stato di degrado in cui versa il porto di Trani, una risorsa preziosa per la città, oggi ridotta in condizioni di totale abbandono.
"Trani è una città portocentrica", afferma il presidente dell’associazione Giuseppe Curci, citando il celebre direttore d’orchestra Soldatini, che da anni ha scelto di vivere proprio nel cuore della città. "Eppure, il nostro porto, anziché essere valorizzato, continua a essere trascurato da chi amministra la città. Un simile patrimonio dovrebbe essere un volano per l’economia locale, invece si sta trasformando in un problema irrisolto, ignorato da troppo tempo".
Secondo i rappresentanti del movimento, negli anni passati la zona portuale ha beneficiato di alcuni interventi di riqualificazione, come la trasformazione di piazza Quercia, oggi una splendida balconata sul mare. Tuttavia, denunciano che il declino iniziato nell’ultimo decennio ha avuto effetti devastanti. "Oggi il nostro porto è un obbrobrio. Il simbolo di questa disfatta è la Darsena Comunale, abbandonata da anni nell’indifferenza generale", aggiunge il segretario Raffaele Covelli.
La lista delle criticità è lunga e preoccupante: pontili fatiscenti, strutture invase dal guano dei gabbiani, servizi igienici indegni di una città marinara, impianti elettrici e idrici spesso non funzionanti, catenarie spezzate che rendono impossibile l’ormeggio. "I pochi diportisti rimasti si trovano a fare i conti con un porto insicuro e inadeguato. Ad ogni raffica di grecale, qualche barca perde gli ormeggi e subisce danni. Una situazione inaccettabile", sottolinea la dottoressa Marisa Curci, membro del direttivo del movimento.
I rappresentanti di Articolo 97 puntano il dito contro l’assenza di manutenzione e controlli da parte degli uffici preposti. "Abbiamo inviato decine di PEC all’Ufficio Darsena Comunale per segnalare le criticità, ma nessuno ha mai risposto. È inaccettabile che le istituzioni ignorino le richieste di chi, con passione, cerca di tutelare il nostro porto", affermano.
Il degrado della Darsena stride con la realtà delle città vicine, dove i porti turistici sono una risorsa economica fondamentale. "A pochi metri dalla nostra Darsena, la Lega Navale di Trani offre servizi eccellenti a tariffe simili. A Bisceglie e Manfredonia, a fronte di costi paragonabili, i diportisti trovano strutture all’avanguardia e servizi impeccabili. Perché altrove è possibile e qui no?", si chiedono i membri dell’associazione.
Uno dei problemi più gravi è la mancata opera di dragaggio del porto, che non viene effettuata da ben 47 anni. "Si continua a ripetere che il dragaggio è la causa principale del degrado della Darsena, ma non è così. Il problema è la totale assenza di manutenzione e di una gestione attenta. Certo, il dragaggio sarebbe un’opera costosa, ma sarebbe anche un investimento per il futuro della città, perché renderebbe il porto attrattivo per diportisti da tutta Italia", affermano i vertici del movimento.
I rappresentanti di Articolo 97 temono che dietro questa trascuratezza possa nascondersi qualcosa di più di una semplice inefficienza. "Quando un bene così prezioso viene lasciato marcire, si corre il rischio che venga svenduto, magari a qualcuno pronto a lucrarci. Speriamo di sbagliarci, ma come diceva Andreotti: ‘A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca’".
L’appello del movimento è chiaro: "Siamo nel 2025 e l’amministrazione comunale continua a chiudere gli occhi. Il porto di Trani merita rispetto e valorizzazione. Non possiamo più accettare il silenzio e l’inerzia di chi dovrebbe tutelare uno dei simboli della nostra città".
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