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«Ma quali toni trionfalistici a Bisceglie? Sulle presenze turistiche Trani ci ha quasi doppiati»

L’ex sindaco Francesco Spina: “Trani cresce, noi restiamo indietro. Serve una riflessione seria”

Una veduta aerea di Bisceglie

Una veduta aerea di Bisceglie

BISCEGLIE - L’andamento del turismo a Bisceglie continua a essere al centro del dibattito politico. Dopo l’entusiasmo mostrato dall’amministrazione per il superamento delle 100mila presenze turistiche, arriva la replica dell’opposizione. A intervenire è il consigliere comunale Francesco Spina, tre volte sindaco della città, che solleva una serie di interrogativi sui dati diffusi dal Comune e sulla strategia adottata per la promozione turistica.

“Se confrontiamo la situazione attuale con quella di qualche anno fa, emergono diversi interrogativi", afferma Spina. "Nel 2016 e nel 2017, Bisceglie registrava gli stessi numeri di Trani in termini di presenze turistiche. Oggi, però, la città vicina ha quasi raddoppiato le nostre cifre. Perché questo divario? Perché in passato la città era animata, specialmente d’estate, mentre oggi la litoranea appare quasi deserta? Perché gli investitori un tempo sceglievano Bisceglie per aprire nuove attività e ora, al contrario, sempre più esercizi chiudono?”.

L’ex primo cittadino evidenzia anche il divario con altre località pugliesi, dove il turismo ha registrato una crescita molto più marcata. “In tutta la Puglia e nelle città limitrofe, il numero di visitatori è più che raddoppiato negli ultimi anni, mentre Bisceglie ha visto solo un incremento modesto. Ciò dimostra che qualcosa non torna nei proclami trionfalistici dell’amministrazione comunale. In passato Bisceglie era un punto di riferimento per la movida estiva, mentre oggi Trani ci ha superati nettamente. Paragonare due città simili per numero di abitanti aiuta a comprendere meglio il divario che si è creato”.

Un altro punto critico riguarda la promozione e la programmazione. Spina attacca la gestione degli eventi turistici e culturali, sottolineando che Bisceglie non avrebbe sfruttato le opportunità offerte dalle vetrine internazionali. “Perché, alla Bit di Milano, non abbiamo presentato in anticipo i programmi estivi del 2025, come accadeva con le precedenti amministrazioni? È possibile che una città possa basarsi solo su slogan e improvvisazione, senza una strategia chiara per attrarre turisti e investimenti?”.

L’opposizione chiede dunque un cambio di passo, invitando l’amministrazione a un'analisi più approfondita sulle cause del rallentamento turistico e sulle possibili soluzioni per rilanciare l’attrattività della città.

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