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La mobilitazione

Referendum sul lavoro e cittadinanza: la Cgil lancia la mobilitazione in Puglia

Cinque quesiti per cambiare le regole su licenziamenti, precariato, sicurezza e diritti civili. Si parte il 19 febbraio con assemblee in tutte le province

Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia

Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia

BARI - Ha preso il via da Bologna, durante l’assemblea nazionale della Cgil con oltre tremila delegati e dirigenti, la campagna per i cinque referendum su lavoro e cittadinanza. Il sindacato avvia ora una grande mobilitazione in Puglia, con un ciclo di assemblee territoriali per coinvolgere lavoratori, pensionati e cittadini nella raccolta del consenso per il voto.

“Questi referendum parlano alla condizione reale delle persone”, spiega la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci. “Quante persone conosciamo costrette a vivere nella precarietà? Quanti hanno dovuto lasciare la propria città per cercare un lavoro dignitoso? Quanti accettano salari bassi e condizioni insicure per paura di perdere il posto?”.

Cinque referendum per cambiare le regole sul lavoro

I cinque quesiti referendari mirano a correggere leggi ritenute ingiuste, rafforzando diritti e tutele:

  • Stop ai licenziamenti illegittimi, con norme più rigide per contrastare i licenziamenti senza giusta causa.
  • Più protezioni per i lavoratori delle piccole imprese, garantendo loro le stesse tutele previste per le aziende più grandi.
  • Riduzione del lavoro precario, limitando gli abusi sui contratti a termine.
  • Maggiore sicurezza sul lavoro, con controlli più severi nelle catene dei subappalti.
  • Diritto alla cittadinanza per chi vive e lavora in Italia, un riconoscimento per oltre 2,5 milioni di persone in attesa di una riforma.

“Si tratta di un momento di partecipazione e democrazia”, sottolinea Bucci, un’occasione per restituire ai cittadini la possibilità di incidere sulle regole del mondo del lavoro.

Al via la mobilitazione in Puglia: assemblee in tutte le province

In attesa della costituzione dei comitati referendari, la Cgil Puglia avvia una campagna di assemblee territoriali per informare e coinvolgere il maggior numero possibile di lavoratori e cittadini.

Il calendario degli incontri prevede l’apertura il 19 febbraio a Brindisi, con una grande assemblea regionale che riunirà tutte le categorie del sindacato. L’evento sarà chiuso dall’intervento della segretaria nazionale Daniela Barbaresi. A seguire, si terranno le assemblee locali:

  • 24 febbraio - Camera del Lavoro Metropolitana di Bari
  • 25 febbraio - Cgil di Brindisi
  • 28 febbraio - Cgil di Taranto
  • 4 marzo - Camera del Lavoro di Foggia
  • 5 marzo - Cgil della BAT
  • 6 marzo - Cgil di Lecce

Una battaglia per il futuro del lavoro

“Questa è solo la prima fase di un percorso che ci porterà fino al voto”, conclude Bucci, sottolineando che i referendum non appartengono solo a chi li ha promossi, ma all’intero Paese.

La mobilitazione non si fermerà alle assemblee, ma proseguirà con un lavoro capillare nelle piazze, nei luoghi di lavoro e nelle città, per coinvolgere quante più persone possibili.

“Per troppi anni il lavoro è stato svilito e reso precario. Ora è il momento di restituirgli dignità e centralità nella società”, ribadisce Bucci, ricordando che la Puglia darà, come sempre, un contributo determinante in questa battaglia di giustizia sociale.

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