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Regione Puglia

Emergenza cinghiali in Puglia: via libera al piano straordinario per il contenimento della fauna selvatica

Troppi incidenti stradali e danni alle coltivazioni: Coldiretti esulta per il nuovo piano della Regione. Oltre 250mila esemplari in tutto il territorio

Cinghiali

Cinghiali

BARI - La Regione Puglia ha dato il via libera al piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, con un focus particolare sulla presenza sempre più invasiva dei cinghiali. L’approvazione, fortemente sollecitata da Coldiretti Puglia, arriva in un momento critico, con il numero di incidenti stradali in costante aumento e le campagne devastate da branchi in cerca di cibo e acqua.

Gli animali, capaci di percorrere fino a 40 chilometri al giorno, stanno mettendo a rischio le coltivazioni, le infrastrutture agricole e la sicurezza dei cittadini, spingendosi fino ai centri abitati. Solo nel 2023, in Puglia, tre persone hanno perso la vita a causa di incidenti stradali causati da cinghiali, mentre il numero di sinistri non denunciati resta alto per le difficoltà di ottenere risarcimenti.

L’eldorado dei cinghiali: dalla Murgia al Gargano, campi devastati e sicurezza a rischio

Secondo Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, il problema ha ormai raggiunto livelli insostenibili: "I cinghiali non solo distruggono raccolti e impianti agricoli, ma si spingono fino ai centri abitati, mettendo in pericolo persone e animali. È necessario un intervento deciso per ristabilire un equilibrio tra ambiente e attività umane".

Le aree più colpite sono la Murgia barese e tarantina, il Gargano e il Subappennino Dauno, territori che si sono trasformati in un vero e proprio paradiso per questi animali. Qui, i cinghiali devastano interi raccolti, divorando lenticchie di Altamura, ceci, fave, piselli, ortaggi, frutta e uva da vite a spalliera, distruggendo il sottobosco e compromettendo la biodiversità di boschi e parchi naturali.

Un piano per il controllo della fauna selvatica

Il nuovo piano della Regione lavorerà in sinergia con il PRIU (Piano Regionale Interventi Urgenti), già attivo dal 2022, e sarà sviluppato con il coinvolgimento di agricoltori, parchi regionali e nazionali, oltre che delle Reti Natura 2000. L’obiettivo è monitorare e ridurre i danni causati dai cinghiali, garantendo un’azione efficace per contenere la loro proliferazione.

Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, ha evidenziato l’importanza di questo intervento: "I branchi di cinghiali stanno distruggendo le nostre produzioni agricole, ma anche compromettendo la sicurezza stradale. Non possiamo più permettere che questo fenomeno continui senza un’azione concreta".

Non solo cinghiali: un’invasione di specie che mette in ginocchio l’agricoltura

L’emergenza non si limita ai cinghiali. In Puglia, altre specie stanno causando danni per oltre 30 milioni di euro, mettendo a rischio il settore agricolo e ambientale:

  • Lupi e cani inselvatichiti che attaccano il bestiame;
  • Storni che compromettono la produzione di olive e devastano le piazzole;
  • Lepri che distruggono interi campi coltivati;
  • Cormorani che decimano la fauna negli impianti di acquacoltura;
  • Pappagalli verdi che si nutrono di frutta e mandorle;
  • Il granchio blu, nuovo "killer dei mari", che sta sterminando vongole, cozze e molluschi.

L’allarme è ormai ai massimi livelli e l’approvazione del piano straordinario rappresenta il primo passo concreto per riportare sotto controllo una situazione che, senza interventi tempestivi, rischia di sfuggire definitivamente di mano.

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