Spider, la tecnologia al servizio dell’arte: parte il progetto per il recupero del patrimonio storico

LECCE - Unire ricerca scientifica, restauro e didattica per proteggere e valorizzare il patrimonio storico-artistico: è questa la missione di SPIDER, il progetto multidisciplinare guidato dall’Università del Salento che punta a contrastare il deterioramento degli edifici storici, aggravato dagli effetti del cambiamento climatico.

Al via il progetto pilota nel Palazzo Marchesale di Botrugno

Nei giorni scorsi, il Palazzo Marchesale di Botrugno (Lecce) è stato il primo sito oggetto di studio del progetto, con il Kick-off Meeting e i primi sopralluoghi per avviare le attività di ricerca. SPIDER si concentra su tecniche innovative e non invasive per il monitoraggio ambientale degli edifici, la ricostruzione storico-artistica, il recupero di materiali lapidei, la creazione di modelli 3D e l’implementazione di pratiche di restauro avanzato, fino alla progettazione di percorsi turistici inclusivi.

Un team multidisciplinare per un restauro innovativo

Alla guida del progetto c’è la Prof.ssa Carola Esposito Corcione, responsabile scientifica, con un gruppo di esperti provenienti da diversi ambiti:

• Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione: Daniela Fico, Riccardo Colella, Mariangela Lazoi, Mattia Mangia, Eliana Mello, Emanuele Podo e Carla Di Buccari.
• Dipartimento di Beni Culturali: Daniela Rizzo e Fabiola Malinconico.
• Impresa La Valle Costruzioni & Restauri s.r.l.: Irene Napoli, Tiziano e Lanfranco La Valle.

Fondamentale è il supporto del Comune di Botrugno, con il sindaco Silvano Macculli e i referenti istituzionali Aldo Micocci, direttore del Museo, e l’architetto Loredana Dimartino, che hanno affiancato il team nelle prime fasi del progetto.

Un finanziamento europeo per il futuro del patrimonio culturale

SPIDER – Sensors and 3D Printing for an Innovative and Detailed Exploration of local Resources è stato selezionato tra i vincitori del bando CHANGES, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il progetto, finanziato dall’Unione Europea attraverso NextGenerationEU, rientra nella Missione 4 “Istruzione e Ricerca” e punta a trasformare l’approccio alla conservazione del patrimonio storico, combinando tecnologia, sostenibilità e valorizzazione culturale.