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Giornata del Ricordo, il vicesindaco di Lecce: “Offesa alla memoria, un gesto vile e ignobile”

Roberto Giordano Anguilla condanna lo sfregio alla Foiba di Basovizza: “Un atto provocatorio che alimenta l’odio”

Roberto Giordano Anguilla

Roberto Giordano Anguilla

LECCE - A poche ore dalla Giornata del Ricordo, dedicata alle vittime delle foibe e all’esodo giuliano-dalmata, il vicesindaco di Lecce Roberto Giordano Anguilla interviene con fermezza sul recente sfregio alla Foiba di Basovizza, definendolo un gesto vigliacco e offensivo nei confronti della memoria storica.

“Parliamo di oltre trecentomila italiani vittime di una delle pagine più oscure della nostra storia. Tra il 1945 e il 1947, a guerra conclusa, l’Italia – già divenuta una democrazia – subì inerme un’ondata di violenza e odio etnico lungo il confine nord-orientale”, ha dichiarato Anguilla.

Il vicesindaco ha poi espresso sdegno per il recente episodio vandalico ai danni della Foiba di Basovizza. “Chi ha compiuto questo gesto ignobile vuole solo esasperare il confronto tra opposti estremismi. È un atto di ignoranza, un attacco alla verità storica e alla dignità nazionale”, ha affermato, riprendendo anche le parole del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha parlato di “un oltraggio alla Nazione”.

L’esponente leccese ha poi ripercorso i drammatici eventi del dopoguerra, ricordando come, sotto il comando del generale Tito, migliaia di italiani vennero trucidati e gettati nelle foibe. “Un eccidio di cui ancora oggi non si conoscono le dimensioni reali. Solo nel Salento, almeno sessantuno persone furono infoibate. Uomini, donne e bambini venivano torturati, legati con filo di ferro e gettati nelle cavità naturali del Carso. Un orrore che per troppi anni è stato ignorato e coperto da un colpevole silenzio”.

Solo nel 2004, con l’istituzione della Giornata del Ricordo, l’Italia ha iniziato a fare i conti con questa tragedia. “Di recente la Slovenia ha portato alla luce nuove fosse, confermando l’entità di un massacro che non ha precedenti”, ha sottolineato Anguilla.

L’amministratore leccese ha poi ribadito l’importanza di mantenere viva la memoria storica, soprattutto tra le nuove generazioni. “Chi cerca di negare o sminuire questi fatti si rende complice di un tradimento verso il Paese. La nostra storia non può essere piegata da ideologie o strumentalizzazioni”.

Infine, ha ribadito il suo impegno personale affinché la Giornata del Ricordo non si riduca a una semplice celebrazione formale. “Dobbiamo continuare a trasmettere la verità, nelle scuole, nei centri di ricerca, nelle associazioni. È nostro dovere far sapere ai giovani che in quelle foibe sono finiti innocenti e che i loro carnefici non hanno mai pagato per i crimini commessi”.

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