"Sapevamo da sempre che non esistevano le condizioni per lo scioglimento", commenta Antonio Decaro, europarlamentare ed ex sindaco della città per dieci anni. Eppure, per quasi un anno, Bari è stata trascinata in un vortice di accuse e insinuazioni, subendo un assedio mediatico senza precedenti.
"Non parlo di me, ma della mia città e dei suoi cittadini, trascinati per mesi su giornali, televisioni, social e persino cartelloni pubblicitari, sempre accostati alla parola 'mafia'. Un marchio ingiusto, un colpo all’immagine di Bari che nessuno potrà mai ripagare", sottolinea Decaro con amarezza.
Oggi, però, non è il tempo dei festeggiamenti. "Questa vicenda, comunque la si guardi, rappresenta una sconfitta. E, anche se mio malgrado, so di essere stato la causa scatenante. Forse qualcuno, pur di battermi alle elezioni, ha scelto di sacrificare il buon nome della nostra città", aggiunge.
Che la mafia esista a Bari, Decaro non lo ha mai negato. "Non ho mai avuto paura di dirlo e nemmeno di combatterla, a viso aperto e a testa alta. Se non è stato abbastanza, chiedo scusa ai baresi. A tutti, tranne a chi ha cercato di speculare politicamente su questa vicenda, senza nemmeno comprenderne la portata", dichiara.
I titoli dei giornali oggi parlano chiaro: "Bari non si scioglie". Ma per Decaro la città non solo resiste, ma rinasce più forte e consapevole. "La stragrande maggioranza dei baresi continuerà a stare dalla parte giusta: contro la mafia, contro i criminali", conclude.
Dopo un anno di ombre, il cielo sopra Bari sembra finalmente schiarirsi. «Oggi il sole è tornato a splendere. Ed è davvero una bella giornata per la città», ha concluso.