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Il fatto

Cultura e diritti in carcere: il progetto "Nessuno escluso" arriva a Bari

Un'iniziativa per la formazione giuridica dei detenuti e il loro reinserimento sociale

Presentato a Bari il progetto "Nessuno Escluso"

Presentato a Bari il progetto "Nessuno Escluso"

BARI - Il progetto "Nessuno escluso", un programma nazionale che promuove la conoscenza del diritto e della Costituzione all'interno delle carceri, ha fatto tappa nella Casa Circondariale "Francesco Rucci" di Bari. L'iniziativa, promossa dal Ministero della Giustizia - Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dalla casa editrice Giuffrè Francis Lefebvre e dall’Associazione Antigone, punta a rafforzare la consapevolezza giuridica della popolazione detenuta attraverso un percorso di formazione strutturato.

All'incontro di presentazione hanno partecipato importanti rappresentanti delle istituzioni, tra cui il Viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il Sindaco di Bari Vito Leccese e numerosi esponenti dell’amministrazione penitenziaria e del mondo accademico.

Un programma educativo per la riabilitazione

Dopo l’avvio sperimentale nel carcere femminile di Roma Rebibbia, il progetto arriva ora a Bari con un ciclo di cinque incontri tenuti da esperti del settore giuridico e sociale. Le lezioni affronteranno tematiche fondamentali per il reinserimento sociale, come il concetto di pena nella Costituzione, il diritto alla rieducazione, la tutela della dignità umana e il principio di uguaglianza.

A supporto del progetto, Giuffrè Francis Lefebvre ha allestito all’interno della biblioteca del carcere uno spazio dedicato alla consultazione di testi giuridici, disponibili sia in formato cartaceo che digitale. Inoltre, questi punti di approfondimento ospiteranno incontri periodici con magistrati, docenti universitari e rappresentanti del terzo settore per discutere aspetti specifici del diritto.

Un ponte tra il carcere e la società

L’obiettivo di "Nessuno escluso" è fornire ai detenuti strumenti concreti per comprendere i propri diritti e doveri, contribuendo a un reinserimento più consapevole nella società. Secondo Lina Di Domenico, Capo Dipartimento f.f. dell'Amministrazione Penitenziaria, "conoscere il diritto significa avere una chiave in più per affrontare il percorso di reinserimento".

Anche la direttrice della Casa Circondariale di Bari, Valeria Pirè, ha sottolineato il valore del progetto: "Non solo offre stimoli culturali alla popolazione detenuta, ma porta il tema del carcere al centro del dibattito pubblico, favorendo un dialogo tra istituzioni, enti e società civile".

Un’iniziativa destinata a crescere

Dopo le tappe di Roma e Bari, il progetto proseguirà in altre carceri italiane, con l'obiettivo di coinvolgere un numero sempre maggiore di istituti penitenziari. Per Patrizio Gonnella, presidente dell’Associazione Antigone, si tratta di un investimento importante: "Un modello penitenziario rispettoso della dignità umana e della rieducazione è anche un investimento in sicurezza per l’intera società".

A ribadire l’importanza dell’iniziativa è anche Antonio Delfino, direttore delle relazioni esterne di Giuffrè Francis Lefebvre, che evidenzia il valore educativo del progetto: "Vogliamo che il diritto diventi uno strumento concreto di riabilitazione e di crescita personale per chi sta scontando una pena".

Il CEO di Giuffrè Francis Lefebvre, Stefano Garisto, ha infine sottolineato l’impegno della casa editrice nel rendere il sapere giuridico accessibile a tutti: "L’istruzione e l’accesso alla conoscenza sono elementi fondamentali per costruire una società più equa ed efficiente".

Con il suo percorso di sensibilizzazione e formazione, "Nessuno escluso" si conferma un’iniziativa chiave per promuovere un carcere più aperto alla cultura e al reinserimento sociale, puntando a una giustizia più consapevole e inclusiva.

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