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Lavoro e sviluppo

Vertenza Eni Versalis di Brindisi, incontro tra Regione e sindacati

La Regione Puglia chiede garanzie al Governo. L'Assessora Triggiani e la Task Force Occupazione chiedono un patto per la chimica a Brindisi

Vertenza Eni Versalis di Brindisi, incontro Regione e sindacati

Vertenza Eni Versalis di Brindisi, incontro Regione e sindacati

BRINDISI - Una transizione ecologica efficace non può prescindere dalla tutela dell'occupazione. È questo il messaggio lanciato dall'assessora alle Crisi industriali della Regione Puglia, Serena Triggiani, durante un incontro con i sindacati, affiancata dal presidente della task force Occupazione (Sepac), Leo Caroli. L'iniziativa è stata convocata in seguito all'annuncio della chiusura imminente dell'impianto di cracking di Eni Versalis a Brindisi, una decisione che potrebbe avere ripercussioni pesanti sui lavoratori diretti e sull'intero indotto industriale.

"Abbiamo raccolto le proposte delle organizzazioni sindacali per portarle con forza ai tavoli ministeriali, affinché il futuro della chimica a Brindisi non sia solo una questione industriale, ma anche sociale e occupazionale" ha dichiarato l'assessora Triggiani.

Durante l'incontro, sono emerse posizioni diverse tra le sigle sindacali, ma con un obiettivo comune: sollecitare il Governo alla definizione di un accordo quadro, un vero e proprio patto di corresponsabilità che stabilisca tempi certi per la transizione e misure di protezione per i lavoratori, sia in termini di occupazione che di sostegno economico.

"Se la chiusura dell'impianto di cracking verrà confermata per il 1° aprile, la Regione Puglia chiederà al Governo di posticipare questa scadenza. È necessario discutere in sede nazionale un pacchetto di garanzie per il territorio brindisino, evitando un impatto devastante sull'economia locale" ha aggiunto Triggiani.

Infine, l'assessora ha espresso rammarico per l'assenza di una sigla sindacale all'incontro: "Non è un danno per la Regione, ma per i lavoratori e per Brindisi. Il nostro obiettivo è garantire un futuro certo a chi, da anni, contribuisce al settore chimico-industriale della città".

Il confronto proseguirà nelle prossime settimane con un'azione congiunta tra Regione e rappresentanti del mondo del lavoro, affinché la transizione ecologica non si traduca in una crisi occupazionale irreversibile.

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