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Bari

Morti sul lavoro, la Puglia tra le regioni più colpite: 13 morti in più nel 2024

Aumento preoccupante degli incidenti mortali in tutti i settori e in diverse regioni. L’UGL chiede più controlli, formazione e sicurezza

Paolo Capone, Segretario Generale dell’Ugl

Paolo Capone, Segretario Generale dell’Ugl

BARI - Il numero di incidenti mortali sul lavoro continua a crescere in modo preoccupante. Nel 2024 si contano 797 vittime, un dato che conferma la gravità dell’emergenza. Secondo le rilevazioni dell’Inail, l’aumento ha interessato in particolare il settore Industria e Servizi, con una crescita delle denunce da 215 a 238, l’Agricoltura, passata da 12 a 29, e il comparto del conto Stato dipendenti, che ha registrato un incremento da 12 a 13 decessi.

Dal punto di vista territoriale, l’analisi evidenzia un aumento significativo nel Nord-Ovest, dove i casi sono passati da 56 a 77, al Sud, da 48 a 61, al Centro, da 57 a 63, e nelle Isole, da 20 a 22. Tra le regioni più colpite, spiccano la Puglia, che ha registrato 13 morti in più, la Lombardia con 12, il Piemonte con 6 e il Lazio con 5.

L’allarme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro si fa sempre più urgente. Il Segretario Generale dell’UGL, Paolo Capone, ha ribadito la necessità di potenziare i controlli, rafforzare la formazione e promuovere una cultura della sicurezza che coinvolga aziende, lavoratori e istituzioni. "Non possiamo restare indifferenti davanti a questa strage silenziosa. La sicurezza deve essere una priorità assoluta e servono interventi concreti per fermare questa inaccettabile perdita di vite umane", ha dichiarato.

Sindacati e istituzioni sono chiamati a un’azione congiunta per contrastare un fenomeno che, anno dopo anno, continua a mietere vittime.

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