Una battaglia per un settore in crisi
"Essere stata nominata relatrice di questo importante parere dalla Commissione NAT è un onore, ma anche una grande responsabilità – ha dichiarato Capone –. Il destino dell’agricoltura riguarda direttamente la qualità della vita di milioni di persone. Gli agricoltori meritano un reddito equo e condizioni di mercato più giuste".
Capone ha sottolineato come nell'Unione Europea operino circa 11 milioni di agricoltori, il 47% dei quali percepisce un reddito ben al di sotto della media europea rispetto ad altri settori economici. Gran parte di loro lavora in aziende a conduzione familiare di piccole dimensioni, spesso costrette ad affrontare una forte disparità di potere contrattuale rispetto a trasformatori e dettaglianti, che invece si concentrano in gruppi sempre più grandi e influenti.
"Questa asimmetria penalizza i produttori – ha aggiunto la presidente –. È fondamentale introdurre strumenti di controllo e regolazione del mercato, garantendo ai lavoratori del settore agricolo redditi più dignitosi e condizioni più eque nei rapporti con gli altri attori della filiera".
Un confronto strategico a Bruxelles
Il dibattito pubblico svoltosi nel pomeriggio presso il Comitato europeo delle Regioni ha rappresentato un passaggio cruciale nella definizione del parere su "Il rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare e sulla cooperazione tra autorità responsabili delle pratiche commerciali sleali".
Alla consultazione, promossa su iniziativa della stessa Capone, hanno partecipato rappresentanti della Commissione europea, enti e associazioni di categoria, che hanno espresso le loro preoccupazioni e avanzato proposte concrete per migliorare la normativa.
L’obiettivo del parere è quello di raccogliere le istanze delle Regioni e delle Autonomie locali, sintetizzarle e trasmetterle alla Commissione Europea, affinché vengano tenute in considerazione nella revisione degli strumenti legislativi del settore.
Una riforma urgente per il settore agricolo
Il Comitato europeo delle Regioni e la Commissione NAT, che si occupa di sviluppo rurale, agricoltura, protezione civile e turismo, stanno lavorando su due proposte legislative della Commissione Europea presentate il 10 dicembre 2024, considerate prioritarie perché anticipano la riforma della Politica Agricola Comune post-2027.
Le proposte riguardano:
- Il Regolamento sulla cooperazione tra le autorità di contrasto incaricate di applicare la direttiva (UE) 2019/633 sulle pratiche commerciali sleali tra imprese della filiera agroalimentare
- Il Regolamento sul rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare, per garantire loro una maggiore tutela nei rapporti commerciali
Secondo le linee guida della Commissione europea per il periodo 2024-2029, è indispensabile garantire agli agricoltori un reddito equo, correggere le disparità contrattuali e proteggerli dagli abusi di potere delle grandi industrie agroalimentari.
Il parere sarà votato in assemblea plenaria il 14 e 15 maggio, un passaggio determinante per il futuro del comparto agricolo europeo.