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La mobilitazione

Bari si illumina di blu per le vittime civili di guerra

In occasione della Giornata nazionale, Palazzo di Città esporrà lo striscione “Stop alle bombe sui civili”. Fontane accese a sostegno della pace

L'iniziativa “Stop alle bombe sui civili”

L'iniziativa “Stop alle bombe sui civili”

BARI - La città di Bari si unisce al ricordo delle vittime civili dei conflitti armati, partecipando alle celebrazioni della Giornata nazionale istituita dal Parlamento nel 2017. Su invito dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG), oggi primo febbraio, il Comune esporrà sulla facciata di Palazzo di Città lo striscione con la scritta “Stop alle bombe sui civili”, mentre le fontane di piazza Moro e piazza Giulio Cesare si illumineranno di blu, colore simbolo della pace e della solidarietà internazionale.

Un’iniziativa per non dimenticare

La Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo si celebra ogni anno per mantenere viva la memoria delle persone colpite dai conflitti del passato e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tragedia che ancora oggi coinvolge milioni di civili in oltre 30 guerre attualmente in corso nel mondo.

Mai come oggi lo slogan “Stop alle bombe sui civili” assume un significato drammaticamente attuale. Come sottolineano gli organizzatori, negli ultimi vent’anni si è assistito a un’escalation di violenza contro la popolazione civile, nonostante le numerose Convenzioni e Trattati internazionali nati per proteggerla. Il diritto internazionale umanitario, se rispettato, basterebbe a prevenire gran parte delle atrocità che ancora oggi si consumano nei teatri di guerra, ma le regole vengono troppo spesso ignorate o apertamente violate.

Un appello alla comunità internazionale

L’adesione alla Giornata rappresenta un forte richiamo affinché la protezione dei civili nei conflitti armati diventi una priorità assoluta. Accordi come la Convenzione di Ginevra, il Trattato di Ottawa contro le mine antiuomo, la Convenzione ONU sulle bombe a grappolo e altri protocolli internazionali esistono già, ma il loro rispetto e la loro applicazione restano ancora una sfida globale.

La cittadinanza è invitata a riflettere su questo tema e ad approfondirlo attraverso il sito e i canali social dell’ANVCG, contribuendo così a diffondere consapevolezza e a sostenere l’impegno per la tutela delle vittime civili delle guerre.

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