Cerca

Cerca

Bari

Xylella, gli agricoltori non ci stanno: servono nuove risorse per salvare l’olivicoltura

Coldiretti chiede un secondo piano di rigenerazione per gli oltre 115mila ettari esclusi dal primo intervento. Senza misure adeguate, il rischio è la scomparsa dell’olio pugliese

La Coldiretti a Evolio Expo in Fiera del Levante a Bari

La Coldiretti a Evolio Expo in Fiera del Levante a Bari

BARI - L’emergenza Xylella fastidiosa continua a devastare il patrimonio olivicolo della Puglia, lasciando vaste aree prive di prospettive di ripresa. Secondo Coldiretti Puglia, servono interventi immediati per sostenere la rigenerazione del territorio, coinvolgendo attivamente istituzioni regionali, nazionali ed europee. Un appello forte è stato lanciato dal presidente Alfonso Cavallo e dal direttore Pietro Piccioni, insieme a Nicola Di Noia di UNAPROL, durante la Fiera Evolio Expo in Fiera del Levante a Bari, dove 400 olivicoltori si sono mobilitati per chiedere risposte concrete.

Un settore a rischio collasso

“La diffusione della Xylella sta compromettendo l’intero comparto olivicolo e, se non si interviene subito, non ci sarà più olio pugliese da commercializzare” ha dichiarato Cavallo. La malattia avanza inesorabilmente verso nord, e senza misure urgenti il danno rischia di estendersi ulteriormente. L’attuale zona di contenimento si è allargata, rendendo necessarie eradicazioni mirate e finanziamenti per il reimpianto delle colture distrutte. “È fondamentale eliminare tutti gli alberi secchi ancora presenti e garantire un nuovo impulso al settore con un secondo piano di rigenerazione che preveda una burocrazia più snella e risorse adeguate” ha aggiunto Cavallo.

Nasce il polo anti-Xylella per la rinascita dell’olivicoltura

Per contrastare questa emergenza è stato istituito un polo specializzato promosso da Coldiretti, UNAPROL e CAI, con l’obiettivo di ricostruire il tessuto produttivo dell’olivicoltura pugliese. “Abbiamo creato un sistema che supporterà gli agricoltori nella realizzazione di nuovi impianti con varietà di ulivo resistenti, come Lecciana, Leccio del Corno, Leccino e FS17” ha spiegato Piccioni. Questo polo garantirà anche assistenza tecnica e fornitura di strumenti avanzati per la lavorazione del terreno e la gestione dei nuovi impianti, oltre a offrire consulenza agronomica e fitopatologica per una ripresa più rapida ed efficace.

Numeri drammatici: servono più fondi

Il primo piano nazionale di rigenerazione ha stanziato oltre 300 milioni di euro, ma ad oggi ne risultano effettivamente impegnati solo 57 milioni, mentre i fondi erogati non superano i 20,5 milioni. Si tratta di cifre insufficienti per un intervento che dovrebbe garantire il recupero paesaggistico, produttivo e ambientale delle zone devastate dal batterio. Con 21 milioni di alberi infetti e appena 3 milioni di nuovi ulivi reimpiantati, è evidente che gli sforzi finora compiuti non bastano.

Strategie di contenimento e tecnologie avanzate

La Xylella ha ormai raggiunto la provincia di Bari, rendendo fondamentali monitoraggi costanti, campionamenti e analisi di laboratorio per individuare tempestivamente nuovi focolai. “Solo un’attività sistematica di controllo e l’utilizzo di tecnologie innovative di monitoraggio remoto potranno contenere la diffusione del batterio e salvaguardare le aree ancora indenni” sottolinea Coldiretti Puglia.

La battaglia contro la Xylella è ancora aperta, ma senza un secondo piano di rigenerazione agricola e un deciso cambio di passo nelle misure di sostegno, il futuro dell’olivicoltura pugliese resta gravemente compromesso.

La Coldiretti a Evolio Expo in Fiera del Levante a Bari

La Coldiretti a Evolio Expo in Fiera del Levante a Bari

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori