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Il fatto
25 Gennaio 2025 - 12:27
Francesco Paolo Sisto
BARI - Nell'aula magna del Palazzo di Giustizia di piazza Enrico De Nicola a Bari, l'inaugurazione dell'anno giudiziario è stata segnata da una protesta simbolica dei magistrati del distretto della Corte d'Appello. Indossando coccarde tricolori sulle toghe e sollevando copie della Costituzione durante l'esecuzione dell'inno nazionale, i magistrati hanno espresso il loro dissenso verso la riforma della giustizia proposta dal governo.
All'interno dell'aula erano esposti cartelli con una celebre citazione di Pietro Calamandrei: "In questa Costituzione (...) c'è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato. Questa (...) non è una carta morta (...), è un testamento, un testamento di centomila morti. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità (...) lì è nata la Costituzione".
Antonella Cafagna, presidente della giunta esecutiva dell'Associazione Nazionale Magistrati (ANM) di Bari, ha dichiarato: "Questa riforma intacca l'equilibrio tra poteri a discapito del controllo di legalità e ha lo scopo di minare le garanzie dei cittadini. Oggi chiediamo un confronto e chiediamo di essere ascoltati perché sul disegno di riforma possa esserci un confronto col Governo".
Durante la cerimonia, prima dell'intervento del viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, i magistrati hanno abbandonato l'aula in segno di protesta. Giovanni Zaccaro, segretario generale di Area, corrente progressista dell'ANM, ha consegnato dei dadi al viceministro, criticando il sorteggio dei membri del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM). Sisto ha replicato: "È meglio se ci fai il brodo".
Il procuratore di Bari, Roberto Rossi, ha affermato: "Non c'è dubbio che la politica, con la nuova riforma della giustizia, voglia indebolire la magistratura per controllarla. Stiamo cercando di far comprendere che queste riforme costituzionali sono contro i cittadini e la democrazia".
La protesta dei magistrati a Bari si inserisce in un contesto più ampio di dissenso verso le proposte di riforma della giustizia, con manifestazioni simili in altri distretti di Corte d'Appello in tutta Italia.
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