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Allarme Xylella a Triggiano: nuova variante minaccia vite e mandorli

Le istituzioni avviano un piano di eradicazione per salvaguardare l'agricoltura locale. Confagricoltura sollecita indennizzi rapidi per sostenere i produttori

Xylella, il Piano di Eradicazione a Triggiano e nel Sud-Est Barese

Xylella, il Piano di Eradicazione a Triggiano e nel Sud-Est Barese

BARI - Il recente ritrovamento di un nuovo ceppo di Xylella fastidiosa fastidiosa nel territorio di Triggiano, nel Barese, ha riacceso le preoccupazioni degli agricoltori e delle istituzioni. Questa variante del batterio non colpisce solo gli ulivi, ma anche colture strategiche come vite e mandorli, fondamentali per l'economia agricola del sud-est barese.

Intervento istituzionale e strategia di eradicazione
Per affrontare l'emergenza, si è tenuta un'audizione della Commissione regionale su iniziativa del presidente Francesco Paolicelli e del consigliere Tommaso Scatigna. Durante l'incontro, l'assessorato all'Agricoltura e l'Osservatorio Fitosanitario hanno illustrato le misure per limitare la diffusione del batterio, scegliendo una strategia di eradicazione piuttosto che di contenimento.

Il piano prevede la rimozione non solo delle piante infette, ma anche di quelle potenzialmente suscettibili nel raggio di 50 metri, al fine di debellare il batterio in tempi rapidi. L'Osservatorio ha rassicurato sull'aggressività inferiore di questa variante rispetto alla Xylella fastidiosa pauca, responsabile della devastazione degli uliveti pugliesi.

Confagricoltura chiede indennizzi rapidi
Massimiliano Del Core, presidente di Confagricoltura Bari-Bat, ha espresso apprezzamento per l'attività di monitoraggio dell'Osservatorio, ma ha evidenziato le criticità del passaggio alla strategia di eradicazione. "Questo approccio più drastico genera incertezza e danni significativi per i produttori. È fondamentale accelerare l'erogazione degli indennizzi per limitare le perdite economiche e garantire una ripresa tempestiva delle attività agricole", ha dichiarato Del Core.

Gli indennizzi previsti ammontano a 58.000 euro per ettaro, con una possibile riduzione nel caso in cui l'intervento venga affidato all'Arif, l'Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali. "È essenziale che i risarcimenti vengano erogati senza ritardi, altrimenti il comparto agricolo locale rischia di subire un colpo irreversibile", ha aggiunto.

Interventi sui terreni e supporto agli agricoltori
Ad oggi, circa 30 ettari di terreni sono interessati dall'obbligo di eradicazione nella zona di Triggiano. I proprietari possono scegliere di procedere autonomamente o di affidarsi all'Arif. "Confagricoltura Bari-Bat si mette a disposizione dei produttori per fornire supporto burocratico e legale", ha spiegato Del Core.

In un recente incontro tecnico a Noicattaro, l'organizzazione ha ribadito l'importanza di una gestione congiunta tra istituzioni, agricoltori e politica per contrastare la diffusione del batterio. "L'incuria agricola resta uno dei principali vettori di diffusione della Xylella. Serve un impegno collettivo per tutelare i campi e proteggere un settore che rappresenta una risorsa economica cruciale per il territorio", ha concluso Del Core.

Il futuro dell'agricoltura pugliese
Nonostante le difficoltà, il presidente di Confagricoltura invita a guardare avanti con fiducia, sottolineando che la strategia di eradicazione, sebbene drastica, è al momento l'unica soluzione basata su evidenze scientifiche per salvaguardare le colture locali. Particolare attenzione è rivolta alla viticoltura da tavola, che garantisce un reddito significativo a molte famiglie del territorio.

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