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Il caso

I tassisti di Bari scendono in piazza per chiedere sicurezza e solidarietà

Sit-in per Francesco Rubini, vittima di un'aggressione: la categoria si mobilita per maggiori tutele e strumenti di protezione sui veicoli

Il sit-in dei tassisti davanti alla Prefettura a Bari

Il sit-in dei tassisti davanti alla Prefettura a Bari

Il sit-in dei tassisti davanti alla Prefettura a Bari

Il sit-in dei tassisti davanti alla Prefettura a Bari

BARI - Ieri, venerdì 24 gennaio, i tassisti di Bari si sono radunati in piazza della Libertà per manifestare solidarietà a Francesco Rubini, collega brutalmente aggredito lo scorso 8 dicembre, e per reclamare misure concrete a tutela della loro sicurezza. L’iniziativa, promossa dall’Unione Tassisti CNA FITA TAXI con il supporto di CGIL e URI, ha visto una numerosa partecipazione della categoria.

La protesta e l’incontro con la prefettura

Durante la manifestazione, una delegazione di tassisti ha incontrato il funzionario della prefettura, Nicola Fantetti, per consegnare un documento ufficiale con le proprie richieste. Le istanze, accolte positivamente, saranno esaminate dal Prefetto e successivamente inoltrate ai Ministeri competenti per un’eventuale approvazione.

Le richieste della categoria

I tassisti chiedono l’obbligatorietà di strumenti di protezione come dashcam (telecamera a bordo del mezzo) e divisori tra conducente e passeggeri. La dashcam, già rivelatasi fondamentale per identificare i responsabili dell’aggressione a Rubini, rappresenta uno dei dispositivi più richiesti. "Dopo più di un mese e mezzo sono ancora dolorante, ma è il trauma psicologico che mi tormenta di più", ha dichiarato Rubini, presente al sit-in. "La notte non dormo e ho gli incubi. Non credo tornerò a lavorare finché non verranno installati divisori di sicurezza nelle auto".

Tra le richieste avanzate anche l’introduzione di dispositivi collegati direttamente alle centrali delle Forze dell’Ordine e la deroga all’obbligo della cintura di sicurezza in città, per consentire una fuga più rapida in caso di pericolo.

"La paura è tanta", ha spiegato Bartolo Scaramuzzi, presidente regionale CNA FITA TAXI. "Molti tassisti hanno smesso di lavorare di notte, causando disagi ai cittadini e agli operatori del settore turistico e ricettivo. La situazione non è più sostenibile".

La vicinanza delle istituzioni

Anche l’amministrazione comunale ha partecipato alla manifestazione. Pietro Petruzzelli, assessore allo Sviluppo Locale, ha dichiarato: "Siamo vicini non solo a Francesco, ma a tutta la categoria. Abbiamo avviato un dialogo con le associazioni e stiamo lavorando per modificare il regolamento comunale, rendendo obbligatoria l’installazione delle telecamere a bordo dei taxi. Questi dispositivi sono un deterrente efficace per garantire maggiore sicurezza".

L’assessore ha poi concluso con un augurio: "Spero che Francesco possa presto tornare al lavoro e ritrovare la serenità necessaria per svolgere la sua professione".

Un grido d’aiuto per il futuro

I tassisti di Bari chiedono interventi urgenti e strutturali per lavorare in condizioni di maggiore sicurezza. La manifestazione non è solo un gesto di solidarietà verso Francesco Rubini, ma un segnale forte per le istituzioni, affinché la categoria non venga lasciata sola ad affrontare i rischi quotidiani del mestiere.

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