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Porto di Barletta: aggiudicati i lavori per il prolungamento dei moli foranei

Avviato un intervento da 38 milioni di euro per potenziare le infrastrutture portuali. Entro il 2026 maggiore funzionalità, sicurezza e competitività per lo scalo marittimo

Il porto di Barletta

Il porto di Barletta

BAT - L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha ufficialmente assegnato l’appalto per la progettazione e l’esecuzione dei lavori di prolungamento dei moli foranei del porto di Barletta. L’incarico è stato affidato al Raggruppamento Temporaneo di Imprese guidato da Fincosit S.R.L., Fincantieri Infrastructure Opere Marittime S.p.A., Zeta S.r.l. ed E-Marine S.r.l., tutte con sede legale a Genova.

Un progetto strategico per il porto e il territorio

L’intervento, previsto dal Piano Regolatore Portuale, si concentra inizialmente sul Molo di Ponente, ma include la possibilità di estendere i lavori al Molo di Levante in una seconda fase. La gara d’appalto, conclusa nel novembre scorso, ha visto il Raggruppamento aggiudicatario soddisfare tutti i requisiti di idoneità tecnica, economica e professionale.

Si tratta di un'opera strategica inserita in un piano di potenziamento infrastrutturale dal valore complessivo di 800 milioni di euro, che punta a migliorare la funzionalità del bacino portuale, riducendo al contempo l’accumulo di materiali trasportati dalle correnti costiere.

Gli interventi principali riguardano:

  • L’allungamento del Molo di Tramontana di circa 500 metri, portandolo alla lunghezza complessiva di 805 metri;
  • Il prolungamento del Molo di Levante di circa 140 metri, secondo le indicazioni progettuali già approvate.

Finanziamenti e impatto economico

Per il prolungamento del Molo di Ponente è stato stimato un costo complessivo di 38 milioni di euro. La copertura finanziaria deriva da diversi fondi:

  • Circa 20 milioni di euro dal Decreto Ministeriale 332 del 2021;
  • 5 milioni di euro assegnati dal Decreto MIT 150 del 2020;
  • 13 milioni di euro provenienti dall’Accordo di Coesione per la Regione Puglia, siglato nel novembre 2024 tra Governo e Regione.

Le dichiarazioni degli enti e delle istituzioni

Secondo l’Ammiraglio Vincenzo Leone, commissario straordinario dell’Autorità Portuale, questo progetto rappresenta un esempio di collaborazione tra istituzioni. “Regione e Governo ci hanno sostenuto per integrare le risorse necessarie al completamento del quadro economico. L’opera avrà un impatto fondamentale per il porto di Barletta e per lo sviluppo economico del territorio, garantendo maggiore efficienza, sicurezza e competitività dello scalo”.

Anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha sottolineato l’importanza strategica dell’intervento. “Abbiamo destinato 13 milioni di euro per completare il finanziamento dell’opera. Il porto diventerà più funzionale e in grado di accogliere grandi navi commerciali, favorendo così la crescita del territorio nel pieno rispetto dell’ambiente”.

Il senatore Dario Damiani, promotore del progetto fin dalla sua prima legislatura, ha definito l’assegnazione dell’appalto un “risultato storico”. “Grazie a questa infrastruttura, il porto di Barletta potrà finalmente esprimere tutto il suo potenziale, favorendo lo sviluppo economico e logistico della provincia”.

Tempi e prospettive

I lavori, che dureranno circa un anno e mezzo, proietteranno il porto di Barletta in una nuova fase di operatività, rendendolo un punto di riferimento per il commercio marittimo e garantendo maggiore sicurezza per la navigazione. L’intervento segna un passo decisivo verso il rilancio infrastrutturale e economico della città e dell’intero sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale.

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