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Il caso

Giochi 2026, il Comune vicino ad essere commissariato

Gravi ritardi nelle procedure di gara per diverse opere. Ferrarese pronto a sostituirsi all'ente. Lunedì confronto con Melucci

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Melucci e Ferrarese: lunedì confronto tra i due

Il Comune rischia di essere commissariato su alcune gare d’appalto per i Giochi del Mediterraneo. I ritardi fatti registrare dall’ente sarebbero ormai tali da rendere quasi inevitabile il commissariamento da parte di Massimo Ferrarese, commissario nominato dal governo. Lunedì 27 gennaio è previsto un confronto tra lo stesso Ferrarese e il sindaco Rinaldo Melucci. Allo stato appare difficile tuttavia che si possa giungere ad una sintesi. Il tempo scorre inesorabile e, come ha ribadito il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nella sua giornata tarantina di mercoledì 22 gennaio, «non c’è un minuto da perdere». Un segnale chiaro, quello del numero uno del Comitato Olimpico Nazionale, che non lascia al Comune grandi margini di manovra. Molto probabile, quindi, che Ferrarese si trovi nella condizione di dover commissariare le procedure di gara di competenza comunale per le opere che restano da appaltare e cioè: riqualificazione del PalaMazzola (4 milioni di euro), dove saranno ospitate le partite di pallavolo; campo di basket a 3 ai Giardini Peripato (1 milione di euro); campo sportivo di Talsano (4 milioni di euro). A questi interventi si aggiunge la vicenda del centro sportivo Magna Grecia (7 milioni di euro) dove sono sorte difficoltà per la gara di progettazione perché il raggruppamento vincitore non sarebbe in regola con il Durc, cioè il documento di regolarità contributiva. Va meglio, invece, per lo skate park previsto alla Salinella (5 milioni di euro) la cui gara è prevista a fine febbraio. Per tutte le altre, come detto, la prospettiva più probabile è quella del commissariamento. A questo epilogo si giungerebbe dopo una serie di tappe e rinvii.

Per comprendere la piega che questa vicenda ha preso, bisogna risalire a maggio dello scorso anno, dopo la pubblicazione dei decreti attuativi che hanno sbloccato l’iter procedurale con la firma, il 9 maggio 2024, delle convenzioni tra autorità commissariale e Comuni interessati dagli interventi e si fissava – con tre mesi di proroga rispetto alla data inizialmente ipotizzata di giugno - a settembre 2024 l’avvio delle gare d’appalto. Con una comunicazione del successivo 13 maggio, tuttavia, il sindaco Melucci rendeva noto al commissario Ferrarese un cronoprogramma che prevedeva a gennaio 2025 l’avvio delle gare per PalaMazzola, Giardini Peripato, Campo Scuola Salinella e Campo comunale Talsano. Con l’indicazione di luglio 2026 per la fine del collaudo degli impianti. Tempi risicatissimi, se si considera che l’apertura dei Giochi è fissata al 21 agosto 2026.

Il 9 gennaio appena trascorso, in un lavoro di ricognizione sullo stato dell’arte, Ferrarese ha comunque chiesto al Comune di indicare la data di inizio e fine lavori e qui è arrivata la doccia fredda: il Comune ha indicato nel maggio 2025 l’avvio delle procedure di gara. Riepilogando: si è partiti con l’ipotesi di giugno 2024, si è prorogato a settembre, il Comune di Taranto ha indicato gennaio 2025, ora slitta tutto a maggio. Tutto poco incoraggiante. Ecco, allora, prendere concretamente forma l’ipotesi del commissariamento, salvo diverse indicazioni che dovessero emergere dall’incontro di lunedì 27 gennaio tra Melucci e Ferrarese.

 

 

 

 

 

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