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Il porto di Bari accoglie Egitto e Tunisia: una visita-studio per innovare la filiera dei cereali

Delegazione internazionale guidata dalla FAO e dalla BERS esplora le eccellenze logistiche dello scalo barese

Porto di Bari: visita di una delegazione FAO

Porto di Bari: visita di una delegazione FAO

BARI – Martedì 21 gennaio, il porto di Bari è stato il centro di un'importante visita-studio organizzata dal Centro per gli Investimenti della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura). L’iniziativa ha coinvolto una delegazione di venti rappresentanti provenienti da Egitto e Tunisia, tra cui esponenti della Egyptian Holding Company for Silos and Storage (EHCSS) e dell’Office des Céréales (ODC), oltre a funzionari della FAO e della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS).

L’obiettivo della visita era fornire ai delegati una visione completa sull’organizzazione e sull’efficienza operativa del porto di Bari, uno dei più importanti hub italiani per l’importazione e la movimentazione di cereali. Durante la giornata, i rappresentanti nordafricani hanno avuto modo di apprendere come ottimizzare le proprie infrastrutture logistiche e di stoccaggio per migliorare significativamente il sistema di importazione nei rispettivi Paesi.

Alla tavola rotonda iniziale hanno partecipato, oltre al direttore di esercizio del porto di Bari, Pietro Bianco, anche funzionari dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), esponenti della Capitaneria di Porto, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dell’UVAC, dell’USMAF, della Guardia di Finanza, della Polizia di Frontiera e degli operatori privati, tra cui il Laboratorio Archimede.

L’incontro si è articolato in due fasi principali: una sessione introduttiva in cui i funzionari dell’AdSPMAM hanno illustrato le infrastrutture e le procedure operative dello scalo barese, con un focus su logistica, sicurezza alimentare e controlli fitosanitari, seguita da una visita agli impianti portuali dedicati al traffico di cereali.

Egitto e Tunisia, che prevedono di sviluppare nei prossimi anni moderne infrastrutture per la gestione della filiera cerealicola, si preparano così a trarre spunto dall’esperienza italiana per realizzare silos, sistemi di movimentazione e trasporto innovativi. Questo rientra in un progetto regionale promosso dalla FAO e dalla BERS, volto a ottimizzare la gestione della filiera cerealicola nei Paesi del Mediterraneo meridionale ed orientale.

I delegati hanno espresso grande interesse per i contenuti raccolti durante la giornata, definendoli particolarmente utili per i futuri sviluppi infrastrutturali nei loro Paesi. Il porto di Bari si conferma così un punto di riferimento internazionale per innovazione logistica e integrazione delle filiere agroalimentari.

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