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Il fatto

Bomba carta e irruzione nel Municipio I di Bari e poi la scritta: "Vendetta per Ramy"

Un gesto che va ben oltre un semplice atto vandalico e che solleva interrogativi sulla motivazione di chi ha agito

Il Palazzo di Città di Bari

Il Palazzo di Città di Bari

BARI - La sede del Municipio 1 di Bari è stata presa di mira da un raid vandalico. Tra le scritte sui muri, spicca la frase "Vendetta per Ramy", un chiaro riferimento al giovane morto a Milano dopo un inseguimento con i carabinieri. Un gesto che va ben oltre un semplice atto vandalico e che solleva interrogativi sulla motivazione di chi ha agito.

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Ieri si è palesato uno scenario di devastazione presso la sede del Municipio 1 di Bari. Muri imbrattati, porte sfondate, finestre infrante: un atto vandalico di una gravità inusuale che ha scosso la comunità locale.

Un messaggio chiaro

Tra le scritte che deturpano la facciata dell'edificio, spicca una frase che lascia poco spazio all'interpretazione: "Vendetta per Ramy". Un chiaro riferimento al 19enne di origine egiziana morto a Milano lo scorso novembre dopo un inseguimento da parte delle forze dell'ordine. Questo dettaglio trasforma l'atto vandalico in un gesto politico, una presa di posizione forte e violenta.

Un'azione premeditata

Le modalità dell'attacco lasciano poco spazio ai dubbi: non si è trattato di un gesto impulsivo ma di un'azione premeditata. L'uso di una bomba carta per sfondare una delle porte d'ingresso e le scritte sui muri, realizzate con precisione e chiarezza, indicano una certa organizzazione da parte degli autori.

Una lettera misteriosa

Un ulteriore elemento che alimenta i sospetti è la presenza di una lettera, trovata appesa a una delle porte d'ingresso. Il contenuto della missiva, al momento non reso noto, potrebbe fornire indizi preziosi sulle motivazioni degli autori del raid. Le forze dell'ordine hanno acquisito il documento e stanno procedendo alle analisi grafiche per cercare di risalire all'identità dello scrivente.

Le reazioni

La presidente del Municipio 1, Anna Maria Ferretti, ha espresso profondo sconcerto per l'accaduto. "Non si tratta di un semplice atto vandalico", ha dichiarato, "ma di un gesto dimostrativo che ci lascia senza parole. Siamo in attesa di avere maggiori informazioni dalle forze dell'ordine".

Ferretti ha sottolineato come il Municipio sia sempre stato al servizio di tutti i cittadini, senza distinzione di origine o provenienza. "Siamo tranquilli, nel senso che continueremo a svolgere il nostro lavoro con la stessa dedizione di sempre", ha aggiunto.

Un'onda d'urto

L'attacco alla sede del Municipio 1 ha suscitato un'ondata di sdegno e preoccupazione nell'opinione pubblica. Molti cittadini hanno espresso solidarietà all'amministrazione e hanno condannato fermamente l'accaduto.

L'episodio di Bari si inserisce in un contesto più ampio, segnato da tensioni sociali e da una crescente radicalizzazione di alcune frange della popolazione. La morte di Ramy a Milano ha innescato un dibattito nazionale sulla legittimità dell'uso della forza da parte delle forze dell'ordine e sulle condizioni di vita dei giovani nelle periferie.

Le indagini

Le forze dell'ordine sono al lavoro per identificare gli autori del raid e chiarire i motivi che li hanno spinti a compiere un gesto così violento. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza potrebbero fornire elementi utili per risalire all'identità dei responsabili.

Un segnale allarmante

L'attacco alla sede del Municipio 1 rappresenta un segnale allarmante per l'intera comunità. Un atto di violenza che non può essere sottovalutato e che richiede una risposta ferma e decisa da parte delle istituzioni.

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