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17 Gennaio 2025 - 16:46
La devozione dei tarantini alla Madonna del Miracolo
Questa sera, venerdì 17 gennaio, iniziano nella chiesa di San Francesco di Paola, a cura dei Padri Minimi, le celebrazioni in onore della Madonna del Miracolo, che si concluderanno lunedì 20 alle ore 18.30 con la santa messa solenne dell’arcivescovo mons. Ciro Miniero, nel ricordo dell'apparizione mariana avvenuta nel 1842 in Sant'Andrea delle Fratte, a Roma, ad Alfonso Ratisbonne.
Nella chiesa di via Anfiteatro una cappella laterale è dedicata alla Madonna del Miracolo, con un grande quadro, per tutto l’anno luogo di intenso pellegrinaggio.
Il programma delle giornate di venerdì 17 e sabato 18 prevedono la santa messa alle ore 8 seguita alle ore 8.30 dall’ufficio delle letture e dall’adorazione eucaristica silenziosa fino alle ore 10, che riprenderà alle ore 17, con la recita del santo rosario meditato e i vespri; quindi, la santa messa alle ore 18.30.
Domenica 19 (giornata di preghiera per i sofferenti) sante messe saranno celebrate alle ore 8.30 - 10 - 11.30; alle ore 17, adorazione eucaristica, con santo rosario meditato e i vespri; alle ore 18.30 santa messa presieduta da don Simone De Benedittis, vicario parrocchiale alla Sant’Antonio di Taranto, con l’animazione dei ministri dell’Eucarestia.
Al termine delle sante messe vespertine n queste giornate seguiranno alcune testimonianze.
Lunedì 20, festa della Madonna del Miracolo, santa messa alle ore 8, seguita dall’ufficio delle letture e dall’adorazione eucaristica silenziosa fino alle ore 10; alle ore 11.30, rosario e a mezzogiorno la supplica, con il bacio al frammento della tovaglia d’altare dove si poggiò la Vergine Maria nell’apparizione del 20 gennaio 1842 a Roma; alle ore 17, rosario meditato e vespri; infine alle ore 18.30 santa messa dell’arcivescovo mons. Ciro Miniero, con la partecipazione dei cavalieri e delle dame della delegazione tarantina dell’Ordine del Santo Sepolcro.
Così raccontava lo scomparso padre Angelo Mianulli, promotore di questo culto a Taranto, a proposito di Alfonso Ratisbonne: “Non c'era proprio da sperare che in quel giovane, titolare di una famosa banca d'Alsazia, scettico e razionalista, privo di qualsiasi convinzione religiosa, sempre ostile e beffardo verso il cattolicesimo, potesse sorgere una vocazione missionaria con una vita eroicamente consacrata alla cura di bambini ebrei, cristiani e musulmani abbandonati. Alfonso Ratisbonne nacque a Strasburgo il 1° maggio del 1814. Fu un miracolo di conversione fulminea e duratura, la sua, ottenuto dalla materna intercessione della Vergine Immacolata. Morì nella terra dei suoi antenati il 6 maggio del 1884 in concetto di santità. Oltre 200 sacerdoti parteciparono al suo funerale con un corteo d'immensa folla di ogni religione ad accompagnare la sua salma”.
“E come non ricordare - concludeva padre Angelo - le incredibili peripezie che accompagnarono, nel 1986, il viaggio del quadro della Madonna del Miracolo, da Roma a Taranto! ‘Qualcuno’ temeva le innumerevoli grazie che ne sarebbero scaturite. La più famosa accadde nel dopoguerra a un bambino di 10 anni, ricoverato al vecchio ospedale “Ss. Annunziata” per meningo-tifo con complicanze polmonari. Gli fu subito messa al collo la medaglietta della Madonna miracolosa e, assieme agli altri ammalati si iniziò a pregare per lui. Ma per la mancanza di medicine idonee peggiorava sempre di più. La febbre era arrivata a 41°, con stato comatoso, e fu necessario l’uso di borse di ghiaccio. La madre cercava di scuoterlo, ma inutilmente. Finchè dopo qualche tempo il ragazzo si svegliò, riferì che la ‘Bella Signora’ gli aveva detto di togliere il ghiaccio perché era guarito e chiese da mangiare, fra la commozione e lo stupore generale. Ma era anche necessario, secondo le richieste della Madonna, che la madre cambiasse vita. La guarigione inspiegabile in seguito fu accertata dai medici”.
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Testata: Buonasera
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