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Bari

UniBa guarda al futuro: il rettore Bronzini immagina l’ateneo tra cento anni

Nel suo discorso di inaugurazione dell’anno accademico, il rettore parla di innovazione e formazione. Ovazione finale per il suo mandato

Il Rettore  Stefano Bronzini

Il Rettore Stefano Bronzini

BARI - Cosa si dirà dell’Università di Bari tra un secolo? A interrogarsi su questo scenario è stato il rettore Stefano Bronzini, che, nel suo discorso per l’inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025 e per le celebrazioni del centenario dell’Università Aldo Moro, ha delineato una visione proiettata nel futuro.

“Si parlerà di un ateneo che ha saputo andare oltre la semplice gestione, puntando sulla progettazione e sulla capacità di accogliere e contaminarsi, non solo attraverso lo scambio delle merci, ma anche delle persone e delle idee”, ha affermato Bronzini, rivolgendosi alla platea riunita nel Teatro Petruzzelli e alla ministra dell’Università Anna Maria Bernini.

Un intervento immaginifico, nel quale il rettore ha fatto riferimento a Futura, un personaggio inventato che ha guidato la sua narrazione, portando il pubblico a riflettere su come l’università potrà evolversi nei prossimi cento anni.

“Oggi è un giorno di festa, quindi non parleremo di finanziamenti né di problemi”, ha sottolineato Bronzini, scegliendo di concentrarsi invece su temi chiave come il calo demografico, l’importanza di ripensare i percorsi scolastici per mantenere saldo il legame con l’università e la necessità di un progetto industriale nazionale che favorisca l’interazione con il mondo accademico.

Affrontando il tema dell’accesso ai corsi di Medicina, ha chiarito che “l’abolizione dei test d’ingresso non significa la cancellazione del numero chiuso” e che l’introduzione del primo semestre aperto a tutti comporterà comunque “la necessità di ripensare i percorsi formativi”. Ha poi ribadito l’urgenza di potenziare le professioni sanitarie e di garantire la sopravvivenza delle scuole di specializzazione in difficoltà.

Infine, un momento di emozione personale: quella del rettore è stata la sua ultima inaugurazione prima della conclusione del mandato, prevista per il 30 settembre. “È stato un viaggio straordinario, ma le esperienze sono belle proprio perché finiscono”, ha detto con un sorriso, scherzando sulla possibilità di essere “confinato in una cornice e appeso al muro”.

Le sue parole hanno ricevuto un lungo applauso, culminato in una standing ovation da parte del pubblico, a suggellare la fine di un’epoca per l’ateneo barese.

Clicca qui per vedere l'intera cerimonia di inaugurazione dell'Anno Accademico dell'Università degli Studi di Bari nel Teatro Petruzzelli.

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