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Bari
13 Gennaio 2025 - 15:59
Un vigneto allagato - archivio
BARI - Un brusco calo delle temperature, con punte fino a dieci gradi in meno, ha investito la Puglia, accompagnato da fenomeni estremi come trombe d’aria, grandinate, nubifragi e violente raffiche di vento. A denunciare gli effetti devastanti sul territorio è Coldiretti Puglia, che sottolinea come il 2024 sia stato segnato da ben 157 eventi climatici estremi, aggravando una situazione già compromessa dalla siccità persistente che ha spinto a chiedere lo stato di calamità.
La combinazione tra siccità e maltempo ha avuto un impatto pesante sulle produzioni agricole. Grano, olio d’oliva, miele e ciliegie hanno registrato cali produttivi a doppia cifra, con raccolti dimezzati in molti settori. La scarsità d’acqua ha reso più difficoltosa l’irrigazione, facendo lievitare i costi del carburante per i sistemi di approvvigionamento idrico. A risentirne sono anche gli allevamenti, con la riduzione del foraggio verde nei pascoli, costringendo gli agricoltori a spendere di più per l’acquisto di mangimi.
Il settore apistico ha subito un duro colpo: la siccità ha compromesso le fioriture, privando le api del nutrimento necessario e riducendo la produzione di miele di oltre il 50%. Anche la campagna olivicola è stata pesantemente penalizzata, con un crollo della produzione di oltre il 40% rispetto all’anno precedente.
Coldiretti Puglia sottolinea come la crisi stia incidendo anche sulla tenuta del comparto agricolo nel suo complesso. Il numero delle aziende agricole, forestali e della pesca è sceso sotto le 700mila unità, un segnale preoccupante che richiede misure urgenti.
Un primo passo avanti arriva dall’Unione Europea, che ha accolto una delle richieste avanzate da Coldiretti in occasione delle mobilitazioni a Bruxelles. La Commissione ha deciso di raddoppiare la soglia degli aiuti “de minimis” per le aziende agricole, passando da 25mila a 50mila euro in tre anni, consentendo agli Stati di erogarli senza necessità di notifica.
Tuttavia, per garantire una vera sovranità alimentare europea, secondo Coldiretti, è necessario intervenire sulle risorse della Politica Agricola Comune (PAC), assicurandone la destinazione ai veri agricoltori. Solo così sarà possibile difendere quella che gli studiosi definiscono “eccezionalismo agricolo”, ovvero l’importanza strategica del settore primario per la sicurezza nazionale e la sostenibilità ambientale.
Coldiretti avverte che la progressiva riduzione delle superfici coltivabili ha effetti negativi non solo sull’economia, ma anche sull’ambiente e sulla salute pubblica. La perdita di terreno agricolo e la sua sostituzione con prodotti importati determinano un aumento delle emissioni inquinanti, un arretramento delle tutele ambientali e una riduzione della sicurezza alimentare per i cittadini.
"La Puglia non può permettersi di perdere il proprio patrimonio agricolo", conclude Coldiretti, chiedendo un intervento deciso e strutturale per salvaguardare il futuro dell’agricoltura regionale.
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