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La storia

Il grande cuore della Caritas a Taranto

Nella Diocesi di Taranto, il cui territorio di competenza non combacia esattamente con quello della provincia, operano circa 60 sedi. L’altra Diocesi è quella di Castellaneta

Il grande cuore della Caritas a Taranto

Il grande cuore della Caritas a Taranto

Il mondo del volontariato è grande e, per fortuna, si alimenta sempre di nuove leve anche tra i giovani e questo è un fenomeno di crescita sociale importante e confortante. Le associazioni che lo animano sono tante e tutte meritevoli di attenzione e di partecipazione solidale, partecipazione che assicura comunque una continuità sostenibile in risposta ai bisogni dei meno abbienti ed emarginati della società!

La Caritas, tra tutte, è forse l’Istituzione che offre, di più, l’immagine di tale arduo compito.

La Caritas Italiana nasce il 2 luglio del 1971, per volontà di papa Paolo VI: fu proprio papa Montini a sciogliere nel 1970 la Pontificia opera di assistenza (Poa) e a incoraggiare un nuovo stile nella pastorale della carità. Da quella data, quasi tutte le parrocchie della Chiesa cattolica italiana si sono dotate di una Caritas parrocchiale. Nella Diocesi di Taranto, il cui territorio di competenza non combacia esattamente con quello della provincia, operano circa 60 sedi. L’altra Diocesi è quella di Castellaneta.

La principale attività, fisicamente visiva, della Caritas Diocesana è rappresentata dal Centro di Accoglienza San Cataldo Vescovo, sito nell’ex Palazzo Santacroce in città vecchia, in cui vengono accolti ed ospitati, rifocillati ed accuditi i bisognosi di ogni parte del mondo in serie difficoltà di vita dignitosa. A provvedere a questo importante compito si dedicano i volontari delle varie parrocchie della Diocesi che offrono la loro disponibilità a turno, anche di notte. 

Ma non basta! Perché l’esercito dei bisognosi è molto più grande di ciò che si possa immaginare. Nell’immaginario collettivo, infatti, vengono chiamati “gli invisibili” ma “ai buoni samaritani” dell’esercito del volontariato sono abbastanza “visibili” e conosciuti.

La collaborazione con le Istituzioni Civili è fondamentale, anche se non è sempre facile ottenerla, almeno in tempi stretti, perché la domanda è molto più grande della possibilità di utile risposta.

Tutto bene, per il momento? Fino ad un certo punto! Anche questa capillare organizzazione potrebbe fare ben poco se non fosse assistita e supportata dalla concreta disponibilità delle aziende commerciali, in particolare del settore alimentare presenti sul territorio e, persino dai piccoli esercenti , dai negozi di prossimità. Tutti insieme, svolgono un’efficace azione contro lo “spreco alimentare”, con un’utile declinazione della cosiddetta “economia circolare”.

Nel nostro territorio, insieme ad altre, si distingue quella della Coop Alleanza 3.0, una delle più presenti della grande distribuzione in Italia.  “La nostra cooperativa è una grande organizzazione di consumatori che sposa la dimensione imprenditoriale con quella etica e sociale – ci dice Teresa Nicoletti, responsabile delle relazioni ed ingaggio soci e Stakehokder di Coop Alleanza 3.0 di Puglia e Basilicata – che sposa gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile con numerose iniziative sociali nei territori in cui è presente. Una di queste è il progetto “Buon fine” che consente, ormai da un decennio,  di donare prodotti alimentari prossimi alla scadenza ma ancora perfettamente commestibili a persone in indigenza. In questo contesto è nato il rapporto con la Caritas Diocesana di Taranto che, tutte le settimane, ritira i prodotti in scadenza destinandoli alla mensa giornaliera. Un’iniziativa che si combina con quella delle raccolte alimentari “Dona la spesa”! Nello specifico del recente periodo natalizio, siamo stati felici di offrire agli assistiti anche il pranzo del giorno dell’Epifania, derivante dalla raccolta punti nel catalogo dei soci che hanno scelto di contribuire donando e destinando i propri punti ai progetti di solidarietà. Una solidarietà che si diffonde anche al fattore ambientale, culturale ed al benessere della salute”!

Finchè questi due eserciti di brava gente continueranno ad operare in sintonia ed armonia, possiamo star tranquilli che la “Pace invocata spesso da Papa Francesco sarà alla nostra portata”!!!

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