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I dati Cgia Mestre
12 Gennaio 2025 - 07:54
Gas per uso domestico
BARI - L'aumento del costo dell'energia continua a pesare sulle imprese italiane, con un aggravio stimato di 13,7 miliardi di euro nel 2025 rispetto all'anno precedente. In Puglia, le aziende dovranno affrontare un incremento complessivo di 600 milioni di euro, pari a un aumento del 18,4%. Questi dati emergono dall'analisi dell'Ufficio Studi CGIA, che prevede un rincaro generalizzato su tutto il territorio nazionale, con impatti più rilevanti nel Nord Italia ma con ripercussioni significative anche nel Mezzogiorno.
Il rincaro delle bollette per le imprese pugliesi si suddivide in 513 milioni di euro per l'energia elettrica e 87 milioni di euro per il gas. La crescita dei costi rischia di aggravare la situazione economica del tessuto produttivo locale, con ripercussioni negative su competitività e occupazione. A livello nazionale, il costo totale dell'energia elettrica per le imprese passerà da 55,5 miliardi di euro nel 2024 a 65,3 miliardi nel 2025 (+17,6%), mentre la spesa per il gas salirà da 16 miliardi a 19,9 miliardi (+24,7%).
L'aumento del costo dell'energia non riguarda solo le imprese, ma ha conseguenze dirette anche sui consumatori. L'incremento delle bollette potrebbe alimentare una nuova ondata inflazionistica, riducendo il potere d'acquisto delle famiglie e frenando la crescita economica. Inoltre, senza interventi mirati, il rischio è quello di un ulteriore aumento dei prezzi al consumo, aggravando la crisi già in atto in molti settori produttivi.
Le imprese più colpite dall'aumento dei costi energetici in Puglia saranno quelle a più alto consumo di elettricità e gas. Tra i comparti più vulnerabili si segnalano:
Industria alimentare (pastifici, panifici, caseifici, oleifici)
Commercio e servizi (supermercati, negozi, lavanderie, centri estetici)
Trasporti e logistica
Metallurgia e chimica
Settore alberghiero e ristorazione
Per contrastare gli effetti negativi dei rincari, la Puglia e il resto d'Italia dovranno massimizzare l'uso delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La scadenza del 31 agosto 2026 per l'impiego dei fondi a disposizione impone una gestione attenta e strategica per garantire investimenti in efficienza energetica, infrastrutture e innovazione tecnologica.
Anno | Energia Elettrica (mln €) | Gas (mln €) | Totale (mln €) | Variazione % |
---|---|---|---|---|
2024 | 2.918 | 352 | 3.270 | - |
2025 | 3.431 | 439 | 3.870 | +18,4% |
Senza interventi strutturali, il caro bollette rischia di colpire duramente il tessuto economico pugliese, mettendo a rischio imprese e occupazione. La transizione energetica e l'uso efficace dei fondi PNRR saranno determinanti per garantire la sostenibilità economica e la competitività del territorio. Le istituzioni e gli attori economici devono lavorare insieme per evitare una crisi ancora più profonda.
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Testata: Buonasera
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