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Lecce

Economia pugliese in frenata: i segnali di rallentamento dall'analisi del 2024

Il report Aforisma evidenzia criticità strutturali e previsioni incerte per il 2025

Presentato il report annuale dell’Osservatorio economico Aforisma

Presentato il report annuale dell’Osservatorio economico Aforisma

LECCE - Dopo la ripresa post-pandemica, l’economia pugliese sta vivendo una fase di rallentamento. È quanto emerge dal report annuale dell’Osservatorio economico Aforisma, presentato nella sede della scuola di management a Lecce. L’analisi, illustrata da Andrea Salvati, direttore dell’Osservatorio, e da Davide Stasi, responsabile degli studi, offre un bilancio del 2024 e proiezioni per il 2025.

Se da un lato la Puglia si conferma una regione dinamica, la crescita resta disomogenea e settoriale: alcuni comparti confermano l’andamento previsto, mentre altri arrancano. Le imprese continuano a soffrire per le piccole dimensioni, il calo dei prestiti e la stagnazione dei redditi, fattori che frenano lo sviluppo e ampliano il divario con il resto del Paese.

Nel corso del dibattito, al quale hanno partecipato accademici, esponenti delle istituzioni e rappresentanti sindacali, è stata evidenziata ancora una volta la questione delle infrastrutture carenti e della scarsa capacità delle classi dirigenti di individuare le vere priorità economiche. In questo contesto, si guarda con interesse al Rapporto Draghi sulla competitività, indicato come un possibile strumento per favorire una crescita più solida.

All'appuntamento erano presenti il rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice, l’ex sottosegretario alla programmazione economica di Mario Draghi Bruno Tabacci, l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Sebastiano Leo, il consigliere della Provincia di Lecce e sindaco di Caprarica Paolo Greco, l’ex assessore regionale alla Sanità Rocco Palese, i segretari provinciali di Cgil e Cisl, rispettivamente Tommaso Moscara Ada Chirizzi, i docenti dell’Università del Salento Guglielmo Forges Davanzati e Marco Sponziello, la componente del consiglio generale di Federturismo Stefania Mandurino, la presidente di Aforisma school of future Elisabetta Salvati e il giornalista del «Nuovo Quotidiano di Puglia» Francesco Gioffredi.

Prospettive per il 2025: tra incertezze e sfide aperte

Guardando al nuovo anno, si prevede un calo del settore edile, nonostante il sostegno degli investimenti pubblici legati al Pnrr. In crisi manifattura e piccolo commercio, messi in difficoltà dalla concorrenza delle grandi piattaforme digitali.

Sul fronte macroeconomico, l’inflazione dovrebbe mantenersi stabile, mentre la bilancia commerciale potrebbe risentire del calo delle importazioni e della contrazione delle esportazioni, complicata dal ritorno del protezionismo statunitense.

Ma il dato più allarmante riguarda la demografia: la Puglia continua a perdere popolazione, con un saldo negativo paragonabile alla scomparsa di intere cittadine come Polignano a Mare, Tricase, Sava o Carovigno. L’invecchiamento della popolazione resta un problema strutturale, destinato a pesare sempre di più sulle prospettive economiche della regione.

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