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Il caso
03 Gennaio 2025 - 16:58
Asili nido, il caso
«Abbiamo formalizzato una diffida nei confronti del presidente del Consiglio comunale, Luigi Abbate, con l’obiettivo di richiedere l’annullamento in autotutela della delibera approvata lo scorso 28 dicembre. Tale delibera, contenuta nel Documento Unico di Programmazione (Dup) e nel Bilancio di Previsione 2025-2027, prevede la privatizzazione degli asili nido comunali attraverso l’esternalizzazione della loro gestione».
Lo rendono noto i consiglieri comunali di centrodestra Francesco Battista (Lega); Francesco Cosa (Svolta Liberale); Massimiliano Di Cuia (Forza Italia); Cosimo Festinante (Svolta Liberale); Mirko Maiorino (Partito Liberale Italiano); Walter Musillo (Svolta Liberale); Tiziana Toscano (Fratelli d’Italia); Giampaolo Vietri (Fratelli d’Italia)
«La decisione di privatizzare gli asili nido comunali rappresenta un grave errore politico e amministrativo. Si tratta di una misura che impatta direttamente sulle famiglie e sui bambini della nostra città - osservano i consiglieri d'opposizione - trasformando un diritto essenziale in un servizio subordinato a logiche di mercato. Riteniamo che per l’educazione e l’assistenza ai più piccoli debba essere garantita l'offerta pubblica del servizio a fronte di quella privata, già esistente, al fine di garantire maggiore diversificazione e accessibilità per tutti, senza discriminazioni economiche o sociali. Oltre al merito della scelta, contestiamo fermamente il metodo con cui è stata assunta. Gli atti relativi al Dup e al Bilancio di Previsione ci sono stati trasmessi con un ritardo di ben 28 giorni rispetto ai termini di legge, e i pareri dei revisori contabili sono stati resi disponibili soltanto sei giorni prima della seduta. Questa violazione delle tempistiche ha impedito a noi consiglieri di svolgere un’analisi adeguata, presentare eventuali emendamenti e maturare un convincimento informato. Durante la seduta - prosegue la nota dei consiglieri di centrodestra - abbiamo chiesto il rinvio della discussione per garantire un dibattito approfondito e rispettare le prerogative democratiche del Consiglio Comunale. Tuttavia, la nostra richiesta è stata respinta, e la delibera è stata approvata a maggioranza. Questo comportamento mina la trasparenza e la partecipazione, principi fondamentali per un’amministrazione che voglia dirsi realmente democratica. Con la diffida presentata, chiediamo al presidente del Consiglio Comunale di riconvocare l’assise e procedere all’annullamento della delibera nella parte in cui prevede la privatizzazione degli asili nido. Ribadiamo la necessità di una gestione pubblica e trasparente dei servizi educativi, per tutelare i diritti delle famiglie tarantine e garantire la qualità di un servizio fondamentale per il futuro della nostra comunità. Noi continueremo a vigilare e a opporci a decisioni che, come questa, penalizzano i cittadini e mettono a rischio i diritti fondamentali. Gli asili nido non si toccano: il loro valore non può essere sacrificato a logiche economiche o a strategie frettolose e poco ponderate».
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Testata: Buonasera
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