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Commercio

Benetton in Puglia: accordo sugli ammortizzatori sociali, tutela per i lavoratori in crisi

Firmata l'intesa per il sostegno ai dipendenti dei punti vendita colpiti dalla chiusura. Triggiani: «L'azienda deve assumersi le proprie responsabilità, monitoreremo la vicenda»

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BARI - Buone notizie per le lavoratrici e i lavoratori dei punti vendita Benetton in Puglia, colpiti dalla crisi dello storico marchio. Grazie a un accordo siglato presso l'Arpal Puglia con il supporto della task force Occupazione, sarà possibile ricorrere agli ammortizzatori sociali per tutelare i dipendenti. Lo ha annunciato l’assessora alla Crisi industriale, Serena Triggiani, al termine dell’incontro di questa mattina.

“L’intesa assicura misure di sostegno per i lavoratori”, spiega l’assessora. “Chi sarà assunto dal potenziale operatore interessato all’acquisizione di alcuni negozi potrà contare su un passaggio agevolato, mentre chi purtroppo resterà escluso a causa della chiusura delle attività avrà comunque accesso agli strumenti di tutela”.

Triggiani sottolinea l’impatto emotivo della vicenda: “Ogni crisi aziendale rappresenta una ferita, e per i lavoratori significa affrontare dolore e perdita. La chiusura di punti vendita storici, come quello barese di Palazzo Mincuzzi, aggiunge un’ulteriore sofferenza”.

Per garantire un monitoraggio costante della situazione, l’assessora ha annunciato che seguirà personalmente la vicenda insieme al presidente della task force, Leo Caroli, già in contatto con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) per la convocazione di un tavolo nazionale. “Benetton deve assumersi le proprie responsabilità”, ha dichiarato Triggiani, accusando il marchio di aver scaricato tutte le difficoltà sui gestori dei punti vendita, inclusa la gestione dei lavoratori.

Sul fronte operativo, il presidente del Sepac, Leo Caroli, ha definito l’accordo un “piccolo ma importante traguardo”. “Garantiremo il monitoraggio del processo di cessione dei rami d’azienda al nuovo potenziale acquirente per preservare continuità e occupazione. Inoltre, siamo pronti ad attivare politiche attive del lavoro per i dipendenti in Cigs a zero ore, tramite il bacino delle competenze, che in altre crisi ha già prodotto risultati positivi grazie alla sinergia con l’Arpal”, ha dichiarato.

Entro la fine di gennaio, il Sepac convocherà un nuovo incontro per aggiornare le parti coinvolte e proseguire nella gestione condivisa della crisi.

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