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Bari

Omicidio a Sannicandro: il 19enne è stato freddato con una decina di colpi di pistola

Funerali in forma privata alle 6 del mattino per motivi di ordine pubblico. Indagini sui legami con precedenti episodi criminali

Il Policlinico di Bari

Il Policlinico di Bari

BARI - È morto a causa di numerosi colpi d’arma da fuoco, concentrati principalmente tra l’addome e il torace, il 19enne Gabriele Decicco, ucciso nella serata di martedì scorso in pieno centro a Sannicandro di Bari. Lo confermano i risultati dell’autopsia, eseguita presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari.

Una brutale esecuzione

Secondo gli accertamenti, i colpi, sparati a distanza ravvicinata, hanno provocato gravi lacerazioni interne, rendendo vano ogni tentativo di soccorso. Sul luogo del delitto, i carabinieri hanno repertato una decina di bossoli di pistola, un dettaglio che conferma la ferocia dell’agguato.

Funerali blindati e assenze pesanti

Questa mattina, alle 6, si sono svolti i funerali del giovane, in forma privata, come disposto dalle autorità per motivi di ordine pubblico. Allo strazio dei familiari presenti si è aggiunta l’assenza di due figure chiave: la madre e il fratello della vittima, entrambi detenuti in carcere e ai quali non è stato concesso il permesso di partecipare alle esequie. I due sono accusati, a vario titolo, del ferimento di un 22enne avvenuto a Sannicandro lo scorso 30 marzo. Gli inquirenti stanno indagando per verificare eventuali collegamenti tra i due episodi.

Vertice in Prefettura: il delitto e le sue implicazioni

La mattinata è stata segnata da una riunione straordinaria del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato dal prefetto di Bari, Francesco Russo, su richiesta del sindaco di Sannicandro, Beppe Giannone.

“Il delitto non presenta le caratteristiche tipiche di un’esecuzione della criminalità organizzata”, ha dichiarato il primo cittadino, sottolineando la “bassa caratura criminale della vittima e il contesto familiare complesso”.

Tra le misure concordate durante il vertice, spicca l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza nel territorio comunale e un rafforzamento dei controlli delle forze dell’ordine per arginare una crescente tensione sociale.

Un territorio sotto pressione

L’omicidio di Decicco getta una luce inquietante su un contesto locale segnato da violenza e vendette. Mentre la comunità resta scossa, le indagini proseguono per individuare il movente e i responsabili di un crimine che, sebbene non direttamente riconducibile alla criminalità organizzata, evidenzia un pericoloso clima di insicurezza.

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