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Bollicine pugliesi: il brindisi delle feste parla a Km0 e conquista il mondo

Le eccellenze pugliesi: dalla Malvasia al Negroamaro, dal Bombino bianco e nero al Castel del Monte, passando per il Minutolo della Valle d’Itria

“Calici spiaggettini” sotto le stelle

Brindisi per le feste

BARI - Sarà un brindisi a chilometro zero quello delle festività natalizie e di fine anno in Puglia, con le eccellenze locali che dominano le tavole: dalla Malvasia al Negroamaro, dal Bombino bianco e nero al Castel del Monte, passando per il Minutolo della Valle d’Itria. Con una produzione media di oltre 900mila bottiglie di spumante all’anno, la regione si conferma leader nella valorizzazione del proprio territorio.

Secondo una stima di Coldiretti Puglia, nonostante il calo generale dei consumi, per i pugliesi lo spumante resta irrinunciabile per il classico brindisi di Natale e Capodanno. Non solo: le bollicine pugliesi si stanno ritagliando un ruolo di rilievo anche sui mercati nazionali ed esteri, grazie a una crescente esportazione.

Successi e sfide per le bollicine pugliesi

Il panorama non è privo di ostacoli. Coldiretti sottolinea la contrazione generale dei volumi di vendita, causata da un’annata climatica sfavorevole, dall’aumento dei costi di produzione – con il vetro cavo per le bottiglie in crescita del +58% negli ultimi due anni – e dalle difficoltà logistiche nazionali che rallentano l’export.

Nonostante queste criticità, la Puglia sta facendo leva su innovazione e distintività per competere anche con territori vitivinicoli storicamente imbattibili. "La popolarità di varietà come Primitivo, Negroamaro, Susumaniello e Nero di Troia, insieme ai successi dei vini DOP come il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, dimostra la capacità del settore di raccontare e promuovere il territorio", afferma Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia.

Il vino come patrimonio della Dieta Mediterranea

Nel contesto del calo dei consumi, Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, richiama l’attenzione sulla demonizzazione del vino, sottolineando il suo ruolo nella Dieta Mediterranea. "Un bicchiere di rosso o di bianco ai pasti, se consumato con equilibrio, è parte integrante di un modello alimentare sano che contribuisce alla longevità degli italiani".

Il vino traina 18 settori produttivi

Secondo uno studio Coldiretti, il settore vitivinicolo alimenta opportunità di lavoro in ben 18 comparti, tra cui agricoltura, trasformazione, enoturismo, cosmetica, benessere e persino bioenergie.

Per preservare questo patrimonio, Coldiretti chiede interventi strutturali e l’utilizzo del Pnrr per migliorare le infrastrutture, collegando meglio il Sud al Nord e facilitando l’export verso il resto del mondo. Tutelare il vino significa sostenere l’intero sistema agroalimentare italiano, elemento chiave anche per il turismo.

Le bollicine pugliesi, dunque, non sono solo un simbolo delle festività, ma anche un motore di crescita economica e culturale che punta a brillare sempre di più sui mercati globali.

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