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Qualità della Vita 2024: Taranto piange, Bari ride

Il report de Il Sole 24Ore: chi sale e chi scende in Italia e in Puglia. Ecco i dati

Qualità della Vita 2024: Taranto piange, Bari ride

Qualità della Vita 2024: Taranto piange, Bari ride

Taranto resta nella parte bassa della classifica della Qualità della Vita in Italia diffusa oggi, 16 dicembre, da Il Sole 24Ore: novantaquattresimo posto. In Puglia fa peggio solo Foggia, novantanovesima a livello nazionale. Sorride Bari, sessantacinquesimo posto. Non male Lecce, settantaduesima. Bat è ottantaseiesima, Brindisi ottantanovesima.

Magra consolazione è che il territorio ionico risulti in lieve risalita: l'anno scorso la provincia di Taranto era novantasettesima, mentre Foggia era addirittura ultima e segna un +8. Bari consolida la crescita, con +4 posti rispetto a dodici mesi fa.

Taranto, territorio povero dove aumentano i cassintegrati ed i giovani soffrono. Eppure...

Tornando a Taranto: terribile il dato relativo al benessere dei giovani, 16esimo posto, penultimo a livello nazionale. Poco meglio il benessere dei bambini (82esimo posto), va meglio agli anziani (75esimo).

Soffre l'occupazione: in "affari e lavoro" ultimo posto a livello nazionale. Drammatico il dato della cassa integrazione: 105esimo posto a livello nazionale per quanto riguarda il numero di ore di cig autorizzate. Ed è da interpretare allora un indicatore come "ricchezza e consumi": ottantesimo posto a livello nazionale, con un incremento di tre posizioni. Senza lavoro, ma più ricchi. O con più ricchezza, però per pochi

Tutte le infografiche pubblicate sono tratte dal sito de Il Sole 24 Ore

Scende l'occupazione femminile, -2,8 percento. Una luce di speranza viene dalle start up innovative: +8,9 percento.

Tra i diversi indicatori, emerge un calo delle librerie aperte che fa riflettere: -6,9 percento in un anno.

I dati nazionali

E' Bergamo, che nel 2023 era quinta, ad imporsi in testa alla classifica dell’edizione 2024 dell’Indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore che misura il benessere nei territori italiani attraverso 90 indicatori da fonti certificate, divisi in sei categorie tematiche. Trento è seconda, Bolzano è terza. La top 10 vede una predominanza delle province del Nord Est, con Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto tra le Regioni più presenti: Monza e Brianza (4ª) tallona il podio, seguita dall’altra lombarda, Cremona (5ª). Segue Udine, vincitrice dell’edizione 2023 e che, nel complesso, ha registrato performance positive anche quest’anno.

A rimanere immutata rispetto agli anni passati è la marcata concentrazione delle province del Mezzogiorno nella parte bassa della classifica, scrive Il Sole: ultima in classifica è Reggio Calabria.

Dalla posizione 83 del ranking in poi è tutto Sud tra città metropolitane come Catania (83esima, sale di nove posizioni), Messina (91), Palermo (100), Napoli (106) e realtà meno urbanizzate come Sud Sardegna (93) e le province di Enna (97) e Cosenza (102). 

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