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L'intervento

La Flai Cgil Bat: a Trani manca una struttura per la vendita del pescato

La marineria tranese chiede aiuto: «Settore alla deriva, servono risposte dal Comune»

La Flai Cgil Bat: Trani, manca una struttura per la vendita del pescato

La Flai Cgil Bat: Trani, manca una struttura per la vendita del pescato

BAT - Un settore in crisi, privo di ammortizzatori sociali e sempre più abbandonato a se stesso. È il grido d’allarme lanciato dalla marineria di Trani, che a inizio novembre ha partecipato a un’assemblea pubblica dal titolo emblematico: “Diritti in marineria”. L’incontro, organizzato al porto dalla Flai Cgil Bat, ha messo in evidenza numerose criticità che attanagliano i lavoratori del settore della pesca.

La mancanza di una struttura per la vendita diretta del pescato è emersa come uno dei problemi più urgenti. Una soluzione di questo tipo, infatti, permetterebbe di saltare la filiera tradizionale, incentivare il cambio generazionale e rendere nuovamente attrattivo un mestiere che affonda le sue radici nella storia.

"Durante l’iniziativa al porto – ha spiegato Gaetano Riglietti, segretario generale della Flai Cgil Bat – abbiamo affrontato temi come la sicurezza sui luoghi di lavoro, le malattie professionali e il mancato riconoscimento della pesca come lavoro usurante. Tuttavia, il confronto con i pescatori ha subito evidenziato questa grave lacuna: l’assenza di una struttura adeguata per la vendita del pescato".

La Flai Cgil Bat ha quindi deciso di segnalare il problema al sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, chiedendo un incontro per discutere del settore della pesca e individuare soluzioni concrete. "Abbiamo inviato la richiesta più di 20 giorni fa, ma purtroppo non abbiamo ricevuto alcuna risposta. È necessario avviare un confronto quanto prima per progettare e realizzare questa infrastruttura indispensabile per il futuro della marineria tranese", ha aggiunto Riglietti.

La mancanza di interventi e politiche mirate per il settore rischia di condannare all’estinzione uno dei mestieri più antichi e rappresentativi della tradizione locale. I pescatori attendono risposte dalle istituzioni per invertire la rotta e restituire dignità e prospettive a un comparto fondamentale per l’economia e la cultura del territorio.

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