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Il caso
11 Dicembre 2024 - 06:20
La discarica Vergine
Si è tenuta ieri, a Taranto, la conferenza dei servizi presso la Provincia di Taranto per la richiesta della società Lutum di riapertura della discarica ex Vergine, nell’isola amministrativa di Taranto confinante con i comuni di Lizzano, Fragagnano, Monteparano, Roccaforzata e Faggiano.
«Si è trattato di una riunione interlocutoria, giacché si è dato atto di tutte le osservazioni pervenute da associazioni, enti e altri soggetti, tutti indicati a verbale e pubblicati, comprese quelle arrivate fuori termine. È giusto ricordare che lo scorso 9 novembre ho presentato le personali osservazioni, anche a nome del Partito Democratico di Taranto, al progetto, analogamente a quanto fatto già a luglio dello scorso anno sempre per lo stesso procedimento» spiega Cosimo Borraccino, consigliere del Presidente della Regione Puglia per l'attuazione del Piano Taranto.
Cosimo Borraccino
Nel corso della conferenza dei servizi si è dato lettura dei pareri degli enti pervenuti (Asl, Arpa, Soprintendenza, Ufficio urbanistica del Comune di Taranto etc) e Arpa, nello specifico ha descritto sinteticamente il proprio parere che è pervenuto nel corso della conferenza dei servizi, evidenziando criticità e richiesta di documentazione integrativa. La Provincia ha chiesto integrazioni e chiarimenti al proponente anche attraverso il parere del proprio comitato tecnico.
Raccolti tutti i pareri sarà proprio l'ente provinciale a notificare il verbale della conferenza, dando alla società un tempo congruo per formulare le integrazioni. I rappresentanti dei Comuni interessati hanno ribadito anche la propria contrarietà. Una volta completo il verbale verrà pubblicato sul sito della Provincia di Taranto.
«Continueremo a tenere sotto controllo la procedura convinti che la discarica in oggetto non vada riaperta per i motivi tecnici citati nelle osservazioni», dice Borraccino.
Esprime soddisfazione l'associazione Attiva Lizzano: "Il fatto che la Provincia abbia chiesto alla Lutum di integrare la documentazione e che abbia respinto la richiesta di concludere il procedimento entro 90 giorni dalla presentazione dei documenti significa che la discarica non riaprirà più il 5 gennaio 2025, cioè al termine dei 150 per la conclusione del procedimento, ma solo dopo che sarà fornita ed esaminata la VIA e tutta la documentazione integrativa richiesta (sulla quale si dovrebbero poter presentare altre osservazioni). In sostanza, la fine del procedimento per la riapertura della discarica slitta a data da definirsi".
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