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Il caso

Schiaffi e social, gioventù allo sbando. Il video

Oltre Laterza: non è il primo episodio in provincia di Taranto

Un frame del video

Un frame del video

Non è stato il primo video di questo tipo, proveniente dalla provincia di Taranto, a diventare virale sui social. Ed è questo l’aspetto più preoccupante della storiaccia che ha portato Laterza alla ribalta della cronaca nazionale.

Ricordiamo che proprio nel capoluogo, tempo addietro, due ragazzine - come le due dell’ultimo video - si resero protagoniste di un violento scontro in pieno giorno, addirittura davanti ad una scuola. Anche in quella circostanza, un gruppo di ‘ragazzini-spettatori’ invece di intervenire a separare le due giovanissime, si schierarono come ultras tifosi dell’una o dell’altra, pronti solo a riprendere la scena con gli immancabili smartphone ed a diffondere le immagini sulle chat. Stesso mezzo - le chat, appunto - venne utilizzato da alcuni minori del versante orientale per diffondere le immagini della barbarie delle violenze commesse ai danni di persone disagiate o in difficoltà. Una gioventù allo sbando, tra schiaffi e social network.

L’episodio di Laterza si è consumato tra via Mazzini, via Enrico Toti e via Monte Sabotino, e si è protratto per diversi minuti prima dell’intervento di alcuni passanti e commercianti della zona. La lite, degenerata in violenza fisica, sarebbe nata da una discussione su messaggi cancellati in una chat. Il video, diffuso sui social e diventato rapidamente virale, ha scatenato indignazione e acceso il dibattito sulla responsabilità dei giovani. I carabinieri stanno indagando per ricostruire la dinamica e accertare eventuali responsabilità.

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