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Il fatto

Corruzione alla Asl Bari: uno degli arrestati lascia il carcere dopo aver confessato

Disposti i domiciliari con braccialetto elettronico

Corsia di ospedale

Corsia di ospedale - archivio

BARI - Nicola Sansolini, funzionario della Asl di Bari arrestato il 12 novembre con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, al falso e alla turbativa d’asta, ha lasciato il carcere. Il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Ronzino ha accolto la richiesta di sostituzione della misura cautelare con gli arresti domiciliari, avanzata dal difensore di Sansolini, avvocato Antonio La Scala, e condivisa dalla Procura.

La decisione è arrivata dopo l’interrogatorio tenutosi ieri, durante il quale Sansolini ha ammesso le accuse, fornendo elementi utili per ricostruire le vicende al centro delle indagini. Il gip, nell’ordinanza, ha sottolineato il comportamento collaborativo del funzionario, che ha fatto luce anche su episodi ulteriori rispetto alle contestazioni iniziali.

Nonostante abbia riconosciuto la gravità delle esigenze cautelari ancora attuali, il giudice ha ritenuto che queste possano essere garantite tramite la detenzione domiciliare, monitorata con il braccialetto elettronico.

In seguito all’arresto, Sansolini è stato sospeso dal suo incarico presso la Asl di Bari. Parallelamente, l’Ordine degli Ingegneri di Taranto ha adottato un provvedimento disciplinare nei suoi confronti.

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