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Il fatto

Mafia a Bari, l'ora del giudizio. Ora tocca al Ministro Piantedosi

Concluso il vertice del Comitato per l'ordine e la sicurezza, in attesa della relazione al Viminale

La Prefettura di Bari

La Prefettura di Bari

BARI - Si è riunito questa mattina, mercoledì 6 novembre, in Prefettura di Bari il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, un incontro cruciale che anticipa l'invio al Ministero dell'Interno della relazione conclusiva sulle possibili infiltrazioni mafiose nel Comune di Bari. Il prefetto Francesco Russo è ora incaricato di redigere il rapporto finale, frutto del lavoro della Commissione d'accesso istituita per monitorare eventuali connessioni tra l'amministrazione (la precendente guidata dal Sindaco Antonio Decaro) e le organizzazioni criminali. Il dossier sarà inviato al Viminale, che entro tre mesi deciderà le sorti del comune barese.

La Commissione, insediata dal prefetto lo scorso marzo e attiva fino a settembre, è stata istituita in seguito all'inchiesta "Codice Interno" della Direzione Distrettuale Antimafia e della Squadra Mobile di Bari, che ha portato all’arresto di 130 persone per presunti legami tra politica, mafia e imprenditoria. Nel mirino dell'indagine sono finiti episodi di voto di scambio politico-mafioso e, in particolare, la municipalizzata dei trasporti Amtab, commissariata dopo la scoperta di assunzioni sospette riconducibili al clan Parisi di Japigia. I dipendenti coinvolti, legati ai clan, sono stati successivamente licenziati.

Al tavolo hanno partecipato il procuratore di Bari Roberto Rossi, il questore Massimo Gambino, il comandante provinciale dei carabinieri Gianluca Trombetti e il comandante provinciale della guardia di finanza Pasquale Russo. Al termine della riunione, il procuratore Rossi ha ribadito che si tratta di una fase “riservata, direi addirittura segreta, dal punto di vista amministrativo” e ha precisato che il suo parere, pur ascoltato, non risulta vincolante per la relazione del Prefetto.

Ora la palla passa al Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che potrà decidere se sciogliere l’amministrazione comunale barese o adottare misure intermedie, come previsto dall’articolo 143 del Testo Unico degli Enti Locali, per bloccare immediatamente ogni possibile pregiudizio collegato alle infiltrazioni.

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