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L'inaugurazione

La Torre dell’Orologio è tornata ai tarantini

Al suo interno, il museo sulla storia della navigazione

Riapre al pubblico la Torre dell’Orologio di Piazza Fontana

Riapre al pubblico la Torre dell’Orologio di Piazza Fontana

così la torre dell’orologio di piazza Fontana sabato scorso è tornata ai tarantini, nella sua particolare bellezza evidenziata nelle ore serali dal nuovo impianto di illuminazione. Molta commozione anche nel risentire le campane che scandiscono l’ora esatta che appare sul grande orologio, al quale il poeta Diego Marturano dedicò una toccante poesia, “’U relogge d’a chiazze”, i cui versi restano incisi su una lapide murata lateralmente. Numerosi sono stati coloro che, nel corso dell’inaugurazione, si sono arrampicati per le vecchie e anguste scale per raggiungere la terrazza da dove ammirare il panorama del centro storico e di Mar Piccolo. In verità ha procurato apprensione quella ‘scalata’, faticosa per chi ha qualche chilo in più e un bel po’ di agilità in meno per via dell’età. “Reggono, reggono i gradini di legno, risalenti a quasi tre secoli fa, opportunamente rinforzati con delle basi di ferro” – incoraggiava Leonardo Lomartire della ‘Fondazione dal mare’, cui si deve l’omonimo museo che vi è ospitato. Dalla balconata il colpo d’occhio su piazza Fontana è suggestivo e fa tornare alla memoria la nostra prima visita, nel 1983, in occasione dell’intervento di risanamento dell’architetto Franco Blandino, in compagnia dell’indimenticato scrittore e studioso di tarantinità, nonché collega al Corriere del Giorno, Nicola Caputo. Tanti i racconti scaturiti in quella mattinata sulle vicende che caratterizzarono il monumento simbolo della città vecchia. In particolare Caputo parlò del papà, Angelo, vigile urbano, che gli concedeva di ammirare dalla medesima balconata le processioni, in particolare quelle della Settimana Santa con le statue nel loro lento dondolìo. Allora la sede della polizia municipale era proprio nella torre di piazza Fontana. E quante risate nel racconto delle imprese del vigile Fumarola che a lungo operò in città vecchia, che sanzionava chi percorreva in bici via Duomo e, si dice, persino la moglie nello stendere in modo inappropriato il bucato. Caputo ricordava inoltre quando, ai primi di maggio, ammirava, sempre dalla balconata, l’allestimento in piazza delle luminarie per la festa di San Cataldo, cercando di indovinare la ditta di volta in volta incaricata. A condividere quei ricordi c’era anche Mimmo Sorrento, titolare del vicino albergo Sorrentino, ora non più in attività, organizzatore attraverso l’associazione ‘Taranto Madre’ di tante serate culturali all’insegna del dialetto e della tarantinità. Quando i vigili urbani andarono via da piazza Fontana e terminata l’esposizione delle varie mostre nei locali pedanei, toccò a Sorrento custodire le chiavi della torre, che di volta in volta consegnava al fuochista per gli spettacoli pirotecnici in occasione del passaggio in piazza delle processioni natalizie. Poi, gli anni dell’abbandono, interrotti da sporadiche iniziative, e  ora finalmente la riapertura!

Le visite alla torre dell’orologio e al “museo dal mare” sulla storia della navigazione saranno possibili dal martedì al venerdì dalle ore 17 alle ore 20 e solo il sabato dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle 22, con aperture straordinarie su prenotazione (info, tel. 339.3228935 – 347.1718402).

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