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L'emergenza
27 Ottobre 2024 - 12:00
Una slot machine
ll gioco d’azzardo patologico è una piaga che distrugge vite e famiglie. Come dimostra la storia raccontata da Taranto Buonasera lo scorso 16 ottobre, la ludopatia può trascinare chi ne è affetto in un vortice di disperazione. La Fondazione Insigniti OMRI è in prima linea per contrastare questa malattia, offrendo sostegno e sensibilizzando sul problema, affinché nessuno debba affrontare da solo questa battaglia.
(A cura di Francesco Tagliente,
Presidente della Fondazione Insigniti OMRI)
Il gioco d’azzardo patologico costituisce una crescente emergenza sociale e sanitaria. Le statistiche più recenti (Istituto Superiore di Sanità e CNR) evidenziano un aumento costante dei giocatori problematici, con impatti devastanti su famiglie e comunità.
In Italia, già nel 2018 l’ISS aveva accertato che circa 17,5 milioni di persone partecipavano al gioco d’azzardo annualmente, e si stimava allora che circa 1,5 milioni sviluppassero comportamenti problematici severi, dai quali si stimava che almeno 400.000 persone fossero affette da dipendenza patologica. Da allora il flusso di denaro immesso dagli italiani è passato da 104 miliardi di euro a 147,5 nel 2023. Conseguentemente si è estesa la popolazione che versa in stato di dipendenza grave. Ecco perché, nonostante il settore generi significativi introiti fiscali, vanno posti in luce i costi indiretti, tra cui spese sanitarie, assistenza sociale, costi giudiziari e perdita di produttività, che infatti contribuiscono a un danno erariale complessivo.
Questo fenomeno colpisce non solo adulti, ma anche giovani e anziani, con fasce di età sempre più ampie che accedono al gioco, facilitato anche dalla digitalizzazione e dalla proliferazione di piattaforme online. Inoltre, una percentuale crescente di adolescenti (circa il 10% tra i 14 e i 17 anni) ha dichiarato di aver giocato d’azzardo almeno una volta nell’ultimo anno.
L’insieme dei numeri della “contabilità” dell’azzardo va posto in relazione ai drammi personali: oltre il 20% dei giocatori patologici soffre di depressione o disturbi d’ansia, e il rischio di suicidio è quattro volte superiore rispetto alla popolazione generale.
La prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico restano dunque centrali per contrastare questa piaga sociale.
Per contrastare il gioco d’azzardo patologico, sono state adottate diverse misure legislative, tra cui il Decreto Dignità del 2018, che vieta la pubblicità del gioco d’azzardo, la riduzione delle slot machine e l’introduzione del Registro Unico delle Autoesclusioni. Queste misure mirano a prevenire grandi perdite e a regolamentare orari e sedi di gioco. Organismi istituzionali come l’ADM, il Ministero della Salute, l’ISS, le Regioni e i Comuni, e il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza sono fortemente impegnati nella lotta contro il gioco d’azzardo patologico.
Da alcuni mesi è scesa in campo anche la Fondazione Insigniti OMRI, impegnata nella lotta contro la povertà educativa e i fattori di rischio che minacciano le future generazioni, con la costituzione di un apposito Comitato consultivo per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico, affidato alla presidenza del sociologo Maurizio Fiasco.
Questo Comitato rappresenta una svolta significativa nella prevenzione della dipendenza da gioco d’azzardo, con l’obiettivo di promuovere il benessere sociale e contrastare un importante problema che affligge milioni di persone in Italia, lavorando soprattutto per aumentare la consapevolezza sui rischi del gioco d’azzardo tramite campagne di sensibilizzazione e programmi educativi, rivolgendosi in particolare ai giovani.
Un altro obiettivo del Comitato è la promozione di politiche pubbliche efficaci. Sotto la guida di Maurizio Fiasco, il comitato può fornire raccomandazioni basate su evidenze scientifiche per l’elaborazione di normative più stringenti e mirate.
Intervenire sul problema del gioco d’azzardo significa anche ridurre i costi sociali e sanitari legati alla dipendenza, che gravano sul sistema pubblico. Il comitato favorisce la coesione sociale, rafforzando il senso di comunità e solidarietà. Inoltre, promuove la collaborazione interdisciplinare tra sociologi, psicologi e altri professionisti per un approccio integrato alla problematica, sviluppando e diffondendo best practices nella prevenzione e nel trattamento del gioco d’azzardo patologico.
La leadership di Maurizio Fiasco è un elemento chiave per il successo del comitato. Sociologo di grande prestigio, Fiasco ha dedicato la sua carriera allo studio dei fenomeni sociali complessi, con un particolare focus sul gioco d’azzardo. La sua capacità di analisi e la sua esperienza nel settore sono fondamentali per guidare il comitato. Inoltre, la sua abilità comunicativa e la sua passione per il sociale arricchiscono il lavoro del comitato, aiutandolo a raggiungere i suoi obiettivi.
La Fondazione Insigniti OMRI ha deciso di istituire questo Comitato per rispondere a una crescente emergenza sociale, soprattutto delle categorie sociali più vulnerabili al rischio del gioco d’azzardo patologico, che includono giovani, anziani, persone con basso reddito, disoccupati, persone con problemi di salute mentale, uomini e individui con storie di dipendenza.
Il 25 ottobre, la Fondazione Insigniti OMRI e la Prefettura di Massa-Carrara hanno tenuto una giornata seminariale su “Giovani, famiglie e gioco d’azzardo. L’urgenza di capire per intervenire”. L’evento si è tenuto a Massa presso il Palazzo Ducale della Prefettura ed è stato introdotto dai saluti del prefetto di Massa Guido Aprea, del presidente del Comitato provinciale di Massa-Carrara della Fondazione Leonardo Nicodemi Vinci e dalla Dirigente dell’Ufficio scolastico di Lucca e Massa-Carrara, Professoressa Marta Castagna.
Sono intervenuti Maurizio Fiasco, lo psicologo Alfredo Casini, componente dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e delle dipendenze gravi presso il Ministero della Salute, e lo psichiatra Pier Marco Passani, direttore della struttura complessa territoriale psichiatrica del Dipartimento di Salute Mentale Dipendenze dell’ASL 5 di La Spezia, la sociologa Annamaria Giannini, presidente del Comitato provinciale di Roma della Fondazione Insigniti OMRI e direttrice del Dipartimento di Psicologia della Sapienza Università di Roma. Le conclusioni dei lavori sono state affidate a Francesco Tagliente, nella veste di presidente della Fondazione Insigniti OMRI.
Guardando al futuro, il Comitato si impegna a promuovere un cambiamento positivo nella gestione e regolamentazione del gioco d’azzardo in Italia. Puntiamo a influenzare le politiche pubbliche, stimolare il dibattito sociale e creare iniziative che possano servire come modelli per altre iniziative simili a livello nazionale e internazionale. Puntiamo a fare una differenza concreta nella vita delle persone e delle famiglie colpite dal gioco d’azzardo patologico, creando una società più consapevole e responsabile, in cui il gioco d’azzardo non rappresenti una minaccia per il benessere dei cittadini. La partecipazione pubblica e il dialogo costante con la comunità saranno fondamentali per raggiungere questi obiettivi e costruire un futuro migliore.
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