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Taranto

Appalti storici comunali, in 150 con il fiato sospeso

Gli appelli di Scalera, Di Cuia, Di Gregorio e del Partito Democratico. Da Palazzo di Città arriva una prima schiarita

Il Palazzo di Città di Taranto

Il Palazzo di Città di Taranto

Si registra un primo, importante risultato nell’ambito della vertenza che riguarda il personale dell’appalto Multiservizi.

 

Gli assessori Marcello Murgia, Cosimo Ciraci ed il consigliere Giuseppe Fiusco, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Rinaldo Melucci, hanno incontrato a Palazzo di Città le organizzazioni sindacali ed alcuni dei lavoratori che hanno manifestato in piazza Municipio. Confermando che si sta lavorando per cercare di trovare la soluzione migliore per tutte le parti, gli amministratori comunali hanno comunicato che si è proceduto alla proroga fino al 31 dicembre 2024 del contratto per l’affidamento dei “Servizi Generali per la Fruibilità degli Spazi Urbani” e del contratto per l’affidamento dei “Servizi Generali per la Funzionalità degli Immobili Comunali”.

 

Diverse voci si erano levate sul caso. “Il prossimo 31 ottobre scade l’appalto di servizi di grande importanza come quelli di manutenzione delle piazze e servizi pubblici al Comune di Taranto. Se l’Amministrazione Comunale non dovesse rinnovare il suddetto appalto, 150 tra lavoratrici e lavoratori, inseriti nei lotti 1 e 2, perderanno il loro posti di lavoro – ha dichiarato il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera – Taranto non può permettersi di affrontare quest’altra vertenza lavorativa. Sarebbe l’ennesima beffa ad una città che sta pagando, da tempo, un prezzo troppo alto in termini sociali, ambientali e sanitari. Si tratta di ben 150 famiglie che tra qualche giorno potrebbero ritrovarsi senza lavoro e con un futuro incerto per loro e per i loro figli. Sono ben 40 anni che vivono in una condizione lavorativa di precarietà, una precarietà che da sempre è legata alla incertezza del rinnovo dell’appalto. Ci sono i primi addetti che hanno ricevuto le relative lettere di licenziamento, perché ad oggi manca la proroga.

 

Mi auguro – ha concluso Scalera – che vengano superati tutti i problemi legati a questioni contabili e che nel giro di qualche giorno la situazione torni nella normalità, perché far vivere nell’incertezza lavorativa tantissime famiglie può generare solo gravi conseguenze in termini sociali. Vigilerò con la massima attenzione perché questa vertenza trovi subito la parola fine, garantendo nuovamente serenità a quelle lavoratrici e ai quei lavoratori che in queste ore stanno vivendo nell’incertezza di un futuro buio. Questa vertenza richiede l’impegno di tutti, in primis quello dell’Amministrazione comunale”.

 

Per Massimiliano Di Cuia (Forza Italia) “sul futuro dei 150 lavoratori degli appalti del Comune di Taranto registriamo con preoccupazione il silenzio assordante dell’amministrazione comunale. Chiedo, perciò, al sindaco Melucci di fare chiarezza e darci notizia sulla mancata indizione della gara d’appalto. Il rischio è elevatissimo perché, come è noto, se la gara non sarà indetta a stretto giro, i lavoratori dovranno abbandonare il loro posto il 31 ottobre. Parliamo di cittadini che concorrono all’erogazione di servizi essenziali per la comunità e lo fanno da circa 40 anni da precari. Una situazione estenuante che lascia decine e decine di persone (con le loro famiglie) col fiato sospeso ogni anno in attesa di rinnovo. Preoccupazioni condivise dai 100 lavoratori della società Isolaverde di Taranto per cui a breve scadrà il trattamento Naspi: anche loro non hanno alcuna notizia nonostante il Consiglio comunale abbia approvato nei mesi scorsi una mia mozione con la quale si impegnava il sindaco a trovare una soluzione tesa a dare continuità lavorativa a questi lavoratori. Attendiamo dunque segnali immediati e risolutivi dalla Giunta perché il tempo sta per scadere”.

 

Dal Partito Democratico Enzo Di Gregorio evidenzia come “le lavoratrici ed i lavoratori a rischio sono quelli inseriti nei lotti 1 e 2 in scadenza il prossimo 31 ottobre cui sono affidati servizi di grande importanza come la manutenzione di piazze e servizi pubblici. Gli addetti stanno già ricevendo le lettere di licenziamento perché manca l’atto amministrativo che ne potrebbe garantire la proroga. Far vivere centinaia di nostri concittadini in una situazione di perenne incertezza genera ripercussioni gravissime sulla qualità della vita, un disagio concreto e reale che, pure, basterebbe poco per annullare del tutto. La gara, infatti, sarebbe già pronta, ma bloccata da problemi contabili del Comune. Questa situazione mette in serio pericolo i posti di lavoro e servizi mantenuti persino durante il difficile periodo del dissesto. Questa vertenza richiede la massima attenzione e il massimo impegno da parte di tutti e soprattutto richiede responsabilità da parte dell’Amministrazione comunale che deve immediatamente procedere alla nuova gara per garantire la continuità di servizi essenziali e per tutelare il lavoro. A tal fine opportuna è la mobilitazione dei sindacati di categoria che hanno indetto per domattina un’assemblea pubblica sotto Palazzo di città. Il Comune di Taranto deve tutelare il lavoro non creare ulteriori situazioni di incertezza e di precarietà”.

 

Il Partito Democratico di Taranto si schiera al fianco dei 150 lavoratori che, al 31 ottobre, rischiano di perdere il proprio impiego a causa della scadenza dell’appalto per i lotti 1 e 2 del Comune” si legge in una nota della segreteria cittadina Pd. “Questi lavoratori, impegnati da decenni in funzioni essenziali come la gestione degli archivi, la manutenzione delle piazze e il decoro urbano, vivono da troppo tempo in una condizione di precarietà inaccettabile”.

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