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Il caso
15 Ottobre 2024 - 07:15
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BARI - Intesa Sanpaolo è sotto indagine nell'ambito di un'inchiesta che vede coinvolto Vincenzo Coviello, ex dipendente dell'istituto, accusato di aver effettuato accessi abusivi ai conti correnti e alle carte di credito di ben 3572 correntisti, distribuiti in 679 filiali. Coviello, in soli 26 mesi, avrebbe sfruttato il suo accesso ai sistemi informatici della banca per consultare i dati privati dei clienti, incluso quello di personaggi noti e politici di alto profilo.
Secondo le indagini della Procura di Bari, la banca potrebbe aver violato la legge 231 del 2001, che disciplina la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Gli inquirenti sospettano che Intesa Sanpaolo non abbia comunicato tempestivamente i sospetti abusi, come previsto dalla normativa. La vicenda ha suscitato reazioni tra i clienti, alcuni dei quali, assistiti dai loro legali, stanno valutando la possibilità di agire legalmente contro la banca, sia in sede civile che come parte civile nel processo penale.
In merito alle accuse, un portavoce di Intesa Sanpaolo ha dichiarato che l’istituto non ha ancora ricevuto comunicazioni ufficiali dall’autorità giudiziaria e ha sottolineato che la banca ha agito come parte lesa. "La notifica presso l'autorità per la privacy e la denuncia presso la Procura di Bari sono state presentate nei tempi resi possibili da un processo esteso e accurato, volto alla ricostruzione di quanto avvenuto," ha spiegato.
Una volta emerse le anomalie nei controlli interni, Intesa Sanpaolo ha immediatamente avviato un’analisi approfondita dei fatti e il procedimento disciplinare. Durante questo periodo, Coviello è stato sospeso cautelativamente, e sono state avviate le interlocuzioni con l’autorità per la privacy. "Solo a conclusione di tutto ciò, la banca ha potuto sporgere denuncia come parte lesa, sulla base dell'esposizione dei fatti come ricostruiti all'autorità giudiziaria," ha affermato il portavoce, ribadendo la volontà dell’istituto di collaborare pienamente con le autorità.
Nel frattempo, Coviello è stato licenziato l'8 agosto scorso per gravi violazioni di norme interne. La banca sostiene che tutte le azioni intraprese siano state finalizzate alla tutela dei clienti e al rispetto delle procedure interne, garantendo anche la massima collaborazione con le autorità competenti.
Tra le vittime dei presunti accessi abusivi figurano, oltre a cittadini comuni, anche figure pubbliche di spicco come la premier Giorgia Meloni, alcuni ministri, e il presidente del Senato Ignazio La Russa, oltre a celebrità del mondo dello spettacolo e dello sport.
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