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Bari
28 Settembre 2024 - 16:36
Mauro D'Attis
BARI - L'ultima controversia politica pugliese ha visto protagonista l'On. Mauro D'Attis, coordinatore regionale di Forza Italia e vicepresidente della Commissione Antimafia, attaccato dai deputati del Partito Democratico per presunti abusi del suo ruolo nella gestione della stessa commissione. Le dichiarazioni di D’Attis hanno riacceso il dibattito sull'intreccio tra politica e criminalità, portando a una serie di scambi accesi tra esponenti del centrodestra e del PD pugliese.
Marco Lacarra, Ubaldo Pagano e Claudio Stefanazzi, deputati pugliesi del PD, non hanno risparmiato parole dure nei confronti di D’Attis. “Le dichiarazioni odierne dell’On. D’Attis confermano quanto scarsa sia la cultura istituzionale di questa persona. Ancora una volta ci troviamo a commentare le parole di un Vice Presidente della Commissione Antimafia che utilizza il suo ruolo per regolare i conti con gli avversari politici,” hanno dichiarato i parlamentari in una nota congiunta. L’accusa principale è che D’Attis stia politicizzando il suo ruolo all'interno della Commissione Antimafia, sfruttandolo per attaccare il centrosinistra pugliese, in particolare dopo la recente tornata elettorale a Bari, dove il centrodestra ha perso terreno.
I deputati PD hanno inoltre evidenziato come D’Attis, nel suo intervento, non abbia toccato il tema “degli inquietanti risvolti dell’indagine sulla compravendita dei voti” nelle elezioni, che vede coinvolto il centrodestra barese. “Se l’On. D’Attis avesse un po’ di consapevolezza di sé, dovrebbe rendersi conto della sua inadeguatezza e dimettersi immediatamente dalla Commissione Antimafia perché le sue esternazioni non fanno altro che infangare l’onorabilità e il prestigio dell’istituzione,” hanno concluso.
La risposta di Forza Italia e degli alleati di centrodestra non si è fatta attendere. I parlamentari pugliesi del centrodestra, in una nota congiunta, hanno rigettato le accuse del PD, definendole “pretestuose” e sottolineando l’impegno di D’Attis nella lotta contro le infiltrazioni mafiose. “Accuse infondate che rappresentano anche il tentativo più ampio di politicizzare il ruolo fondamentale della Commissione Antimafia, a cui l’On. D’Attis dedica il suo impegno con integrità e dedizione,” hanno dichiarato.
Hanno inoltre ribadito che “lo scioglimento di un’amministrazione comunale è un atto volto a tutelare l’integrità dell’istituzione” e che le insinuazioni secondo cui D’Attis stia usando la Commissione a fini politici sono “risibili”. La nota evidenzia come l’impegno di D’Attis sia rivolto unicamente alla tutela delle istituzioni da infiltrazioni criminali, concludendo che l’opposizione sta cercando di distogliere l’attenzione dalle vere sfide nella lotta contro le mafie.
Oltre alla difesa dei parlamentari di centrodestra, anche altri esponenti di Forza Italia hanno espresso solidarietà a D’Attis. Dario Damiani, Rita Dalla Chiesa e altri parlamentari del partito hanno condannato quello che hanno definito “la macchina del fango” messa in moto dal PD. “D’Attis sarebbe ‘colpevole’ di mettere in discussione il centrosinistra che guida da vent’anni la città di Bari e la Regione per tutelare i cittadini e per giungere alla verità su quanto accaduto nel capoluogo pugliese,” hanno dichiarato.
Secondo Forza Italia, l’impegno di D’Attis è mirato a “scardinare un sistema di illegalità che sta facendo molto male alla Puglia” e l’attacco ricevuto dimostra che qualcuno “ha paura” delle indagini in corso. Anche i consiglieri regionali del partito hanno ribadito la loro vicinanza a D’Attis, lodando il suo “impegno quotidiano in difesa della legalità”.
Questa controversia segna l'ennesimo capitolo di una battaglia politica che in Puglia sembra non avere tregua. Da un lato, il Partito Democratico accusa il centrodestra di usare il tema della legalità come arma politica; dall'altro, Forza Italia difende con forza il lavoro di D’Attis, evidenziando come il suo impegno nella Commissione Antimafia sia orientato esclusivamente alla difesa delle istituzioni.
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