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Lizzano

I “numeri” di Fibonacci secondo Imperiale

Incanta la lezione del docente su uno dei più grandi matematici di tutti i tempi

Il prof. Roberto Imperiale con la dirigente IC “Manzoni”, Lucia Calò

Il prof. Roberto Imperiale con la dirigente IC “Manzoni”, Lucia Calò

Pubblico importante, come nelle grandi occasioni culturali, quello presente l’altro ieri a Lizzano presso l’I.C. Manzoni – Plesso Chionna. Ospite e relatore dell’incontro Roberto Imperiale, docente di Matematica all’Università di Torino e presidente onorario del GRIMED (Gruppo di Ricerca Matematica e Difficoltà).

Abbiamo assistito a un incontro di notevole rilevanza, seguito alla lezione precedente su Pitagora tenutasi a giugno scorso nello stesso Istituto, quello che ha visto la presenza del carismatico professor Imperiale, accorso su invito della stessa dirigente dell’istituto comprensivo lizzanese, Lucia Calò. Abbiamo parlato appositamente di invito, come se fosse stato un appuntamento tra amici, non solo per la conoscenza e stima personale del docente da parte della dirigente Calò, ma anche per la competenza ed estrema affabilità del professore torinese.

Nativo della vicino Carosino (che non ha mai dimenticato, pur residente da anni a Torino), senza eufemismi di sorta Roberto Imperiale ha letteralmente incantato tutti i partecipanti, nel corso della meravigliosa lezione tenuta su Fibonacci (uno dei più grandi matematici di tutti i tempi). Accurato tutto, persino titolo e sottotitolo dell’evento culturale in parola (“Alla ricerca degli istanti fatali – I Numeri di Fibonacci e la bellezza del Mondo”), i quali hanno anch’essi contribuito ad aprire e permeare di profondo interesse il discorso tenuto dal professore. Il docente in parola si è districato con passione all’interno delle vicende del matematico pisano, snocciolandone il suo pensiero tra una formula, un riferimento storico e versi di Dante, Petrarca e Jacopo da Lentini. Insomma, grazie al prof. Roberto Imperiale tutti i presenti hanno vissuto quegli “Istanti fatali” promessi nel sottotitolo dell’incipit che titolava il seminario, tenendo occhi e orecchie spalancate per l’intero corso della relazione.

Durante la presentazione è scaturito che se l’intelligenza umana è stata scambiata con quella “artificiale” l’uomo, invece, non può tralasciare le cose del mondo, poiché deve “inciampare” e riflettere su di essi. Esattamente come i cosiddetti “inciampi” di Fibonacci che, tra l’altro, sono stati molteplici e hanno permesso di divulgare i numeri per come noi li conosciamo oggi. Essenziale, allora, considerare proprio il suo Liber Abbaci attraverso il quale, grazie a Fibonacci riusciamo pure a cogliere e meglio comprendere anche la natura. La bellezza racchiusa nella natura attraverso le piante e il loro fiorire, ad esempio, non è casuale, bensì reca in sé una conoscenza matematica.

«È il secondo seminario di Storia della Matematica che tengo – precisa il prof. Imperiale – nel quale ho parlato di Fibonacci, una figura centrale per lo sviluppo del pensiero e della pratica della matematica.... un grande rinnovatore». Gli ha fatto eco la dirigente Lucia Calò, da dieci anni alla guida del comprensorio lizzanese, che ha avuto modo di precisare come «...questo convegno, per la tipologia della platea, costituita non solo da docenti, sia stato foriero di tanti spunti di riflessioni. Ascoltare, inoltre, il prof. Roberto Imperiale – ha poi aggiunto - è sempre un arricchimento per tutti noi. Prossimo appuntamento a novembre dove, sempre presso l’Istituto Manzoni a Lizzano, si parlerà di matematica e musica».

 

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