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04 Settembre 2024 - 06:52
Il Tribunale di Trani
BAT - La frequenza, le preoccupazioni e le segnalazioni ricevute circa le esalazioni maleodoranti che hanno ammorbato la città di Trani nei giorni scorsi dalle tarde ore serali fino a notte, sono alla base dell’iniziativa dell’Associazione OIKOS TRANI che ha inviato una PEC a organi Istituzionali.
Questo il contenuto della PEC.
«La sottoscritta Associazione Cittadinanza Attiva OIKOS TRANI APS, in persona del presidente Sig. Antonio Carrabba, segnala alle Istituzioni in indirizzo, il frequente ripetersi di propagazione in città, soprattutto nelle tarde ore serali, di cattivi odori dovuti a combustione di rifiuti.
L’ubicazione dei siti di combustione è da collocare senz’altro nei terreni abbandonati delle periferie ove probabilmente vengono smaltiti abusivamente rifiuti di diversa natura.
Non è nemmeno da escludere che la puzza di bruciato possa provenire da qualche cava dismessa o addirittura dalla nota “CAVA FUMANTE” che da anni costituisce un problema irrisolto della nostra città.
Si chiede, pertanto, una opportuna mobilitazione dei destinatari in indirizzo per l’individuazione dei siti di combustione attraverso un severo controllo delle periferie anche con l’ausilio di videocamere e droni per ispezionare i luoghi di provenienza dei fumi percepiti in tutta la città.
L’interessamento delle forze dell’ordine e della Procura della Repubblica avviene perché la combustione illecita di rifiuti costituisce reato grave, in presenza di dolo, in quanto mette in pericolo la vita delle persone e può recare gravi danni alle cose. Peraltro, la combustione incontrollata di rifiuti non differenziati costituisce grave rischio per la salute delle persone a causa della tossicità dei gas che genera.
Non ha rilievo la circostanza che le emissioni maleodoranti per cui si debba provvedere esiste da tempo, non significa che l'urgenza debba essere esclusa. Infatti, l'esperienza insegna che il fatto che non si sia ancora provveduto non vuole dire che l’urgenza non ci sia, ma piuttosto si sarebbe dovuto provvedere prima stante che la situazione pericolosa si sia aggravata. Pertanto, per prevenire un grave pericolo che minaccia l'incolumità dei cittadini è opportuno che gli atti da adottare vengano emessi senza attendere che il danno si verifichi o il pericolo si attui».
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