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Il fatto
01 Settembre 2024 - 12:18
Il Policlinico di Bari
BARI - Si è spento questa mattina, nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Bari, Giuseppe Buonamassa, l’ultimo sopravvissuto alla drammatica esplosione che ha sconvolto una tranquilla casa vacanza di Porto Cesareo nella notte tra il 14 e il 15 agosto. L’incidente, causato da una fuga di gas, ha già mietuto altre due vittime: Irene Agostinacchio, fidanzata di Giuseppe, e suo padre Giuseppe Agostinacchio, odontoiatra di 58 anni. La famiglia, originaria di Gravina di Puglia, in provincia di Bari, era in vacanza nel Salento per trascorrere qualche giorno di serenità, ma la loro vacanza si è trasformata in un incubo.
L’esplosione è avvenuta poco dopo la mezzanotte del 14 agosto, quando una fuga di gas ha saturato l’ambiente della casa vacanza. La potente deflagrazione ha devastato l’abitazione, riducendo l’edificio a un cumulo di macerie. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco e i soccorritori del 118, che hanno trovato i membri della famiglia gravemente ustionati e in condizioni critiche.
Giuseppe Buonamassa, 24 anni, aveva raggiunto Porto Cesareo lo stesso giorno dell’incidente. Il giovane, residente a Milano per motivi di lavoro, aveva deciso di unirsi alla fidanzata Irene per trascorrere qualche giorno di vacanza insieme. Nella notte fatale, Giuseppe ha riportato ustioni su oltre il 95% del corpo, rendendo immediatamente chiara la gravità delle sue condizioni.
Il 16 agosto, solo due giorni dopo l’incidente, è deceduto Giuseppe Agostinacchio, padre di Irene. Le ferite riportate nell’esplosione si sono rivelate troppo gravi, nonostante gli sforzi dei medici. Il dolore per la perdita del capo famiglia ha lasciato la comunità di Gravina di Puglia e l’intera regione in lutto.
Il 19 agosto, pochi giorni dopo, anche Irene Agostinacchio, 23 anni, ha perso la sua battaglia per la vita. Ricoverata in condizioni disperate presso il Policlinico di Bari, non è riuscita a superare le gravi ustioni e le complicazioni derivanti dall’incidente. Con la sua scomparsa, la speranza di un lieto fine per questa vicenda si è spenta.
Questa mattina, l'ultimo tragico capitolo di questa vicenda si è concluso con la morte di Giuseppe Buonamassa. Il giovane, nonostante i disperati tentativi dei medici di salvargli la vita, non ha resistito alle gravi lesioni riportate. La sua morte chiude un cerchio di dolore che ha colpito non solo la sua famiglia, ma anche l’intera comunità di Gravina di Puglia e tutti coloro che sono stati toccati da questa tragedia.
Le indagini sulla dinamica dell’esplosione proseguono, con l’obiettivo di comprendere appieno le cause che hanno portato a questa tragedia. Nel frattempo, la comunità si stringe attorno alle famiglie colpite, in un momento di profondo lutto e riflessione.
In questo triste scenario, resta solo il ricordo di una giovane coppia e del padre di lei, strappati alla vita in un momento che doveva essere di felicità e spensieratezza. La tragedia di Porto Cesareo resterà una ferita aperta nel cuore di chi li ha conosciuti e amati.
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