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Il caso

Soprintendenza, Melucci chiede al ministro di confermare Taranto

Il sindaco sulla proposta di riorganizzazione degli uffici centrali e territoriali avanzata dal Dicastero della Cultura

Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, con il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano

Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, con il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano

Mantenere la sede dirigenziale della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo nella città di Taranto. È la richiesta che il sindaco del capoluogo ionico,  Rinaldo Melucci, ha formulato ufficialmente al Ministro della Cultura alla luce della proposta di riorganizzazione delle sedi operative che determinerebbe l’accorpamento dell’importante presidio tarantino alle Soprintendenze di Lecce e Brindisi.  Motivata dall’importanza storica e culturale del Polo Archeologico di Taranto, uno dei più antichi e rilevanti del Sud Italia, l’istanza punta a scongiurare quella che «potrebbe rivelarsi - osservano da Palazzo di Città - l’ennesima mancanza di attenzione nei confronti della città che fu l’antica Capitale della Magna Grecia». «Taranto - ha spiegato il sindaco, che prende posizione contro l’ipotesi  di accorpamento - è attualmente impegnata in un ambizioso percorso di transizione economica, che include la decarbonizzazione, la rigenerazione urbana e la diversificazione produttiva. La presenza della Soprintendenza nella città è considerata cruciale per supportare questo processo di trasformazione, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio culturale in un contesto di grande cambiamento. La proposta di riorganizzazione degli uffici centrali e territoriali da parte del Ministero della Cultura rischia di ridurre la presenza istituzionale nella città ionica, limitando la Soprintendenza ad una semplice sede operativa svilendo in tal modo il suo ruolo». Nella missiva inviata al ministro Gennaro Sangiuliano, il sindaco ha espresso la sua preoccupazione per i potenziali ritardi e le difficoltà  che questa decisione potrebbe comportare in relazione alle procedure e all’erogazione del servizio pubblico reso. «Si tratta di un’eventualità che si chiede di scongiurare proprio attraverso un intervento diretto del titolare del Dicastero della Cultura. Evitare che Taranto perda un presidio così rappresentativo ed emblematico della sua storia è un obiettivo che l’Amministrazione intende perseguire nell’interesse di una città e di un territorio sempre più protesi verso quel processo di cambiamento a cui un’intera comunità non vuole rinunciare». Sull’argomento si registra l’intervento di Gianni Liviano, consigliere comunale (Demos). «Ci sono obiettivi che vanno sostenuti in maniera bipartisan perché il loro raggiungimento è assolutamente necessario per la città. Ho letto oggi il comunicato stampa del sindaco Melucci in cui viene chiesto al Ministro della Cultura di mantenere la sede dirigenziale della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo nella città di Taranto. Concordo pienamente con il sindaco e faccio mia la sua richiesta e mi impegno a sostenerla in maniera convinta e appassionata».

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