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Giochi del Mediterraneo, ok al secondo stralcio: 106 milioni di euro

Fitto: Taranto e la Puglia al centro del Mediterraneo. E Ferrarese scopre che nel progetto del Centro Nautico ereditato dal vecchio Comitato manca il campo di regata...

Giochi del Mediterraneo, ok al secondo stralcio: 106 milioni di euro

Oggi, giovedì 8 agosto, è stato firmato il decreto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, e del Ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e d’intesa con la Regione Puglia, con il quale è stato approvato il secondo stralcio del programma delle opere infrastrutturali occorrenti allo svolgimento della XX edizione dei Giochi del Mediterraneo, prevista a Taranto per il 2026.

«I lavori relativi alle opere necessarie ai Giochi - si afferma in una nota ufficiale del ministro Fitto - hanno subìto un’importante accelerazione a partire dalla nomina del Commissario Straordinario da parte del Governo nel maggio 2023, una scelta che ha consentito di semplificare e dare nuovo impulso all’individuazione e alla progettazione delle infrastrutture sportive. Il provvedimento, sul quale è stata raggiunta l’intesa con la Regione Puglia in un clima di massima collaborazione istituzionale, fa seguito al decreto dello scorso 16 aprile che aveva approvato interventi per 168 milioni di euro, e assegna ulteriori 107 milioni di euro per i Giochi».

«Esprimo grande soddisfazione per il risultato raggiunto oggi, che porta gli investimenti attivati per la realizzazione delle opere necessarie allo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo a complessivi 275 milioni di euro, corrispondenti alle risorse stanziate dal Governo per consentire lo svolgimento della XX edizione dell’evento, un appuntamento fondamentale per Taranto ma non solo», ha dichiarato il Ministro Fitto.

In particolare, il programma oggi approvato prevede interventi nei comuni di Taranto, Lecce, Sava, Pulsano, San Giorgio Ionico, Francavilla, Grottaglie, Montemesola e Massafra, consentendo la realizzazione, la riqualificazione e l’ammodernamento di impianti sportivi di particolare rilevanza per i territori.

Il secondo stralcio tiene conto della necessità di individuare ulteriori strutture sportive per calcio, tennis, sollevamento pesi, bocce, pallamano, volley, lotta e scherma, completando così il quadro delle discipline sportive che comporranno il programma dei Giochi.

Il piano approvato oggi prevede ulteriori finanziamenti per importanti strutture già inserite nel primo stralcio, tra le quali ad esempio, per Taranto, lo stadio Erasmo Iacovone, che raggiunge un finanziamento complessivo di circa 60 milioni di euro, il centro polivalente Amatori Ricciardi, per complessivi 24 milioni di euro e l’impianto natatorio Torre d’Ayala, che raggiunge 41 milioni di euro di finanziamento totale, per Lecce lo stadio Ettore Giardiniero, con un finanziamento complessivo di 36 milioni di euro.

«Il Governo ha dato impulso alla realizzazione delle opere nominando a maggio 2023 il Commissario straordinario per le opere infrastrutturali e, successivamente, ha mantenuto l’impegno di stanziare le risorse necessarie a finanziare gli interventi occorrenti per la tempestiva realizzazione degli impianti - ha concluso il Ministro Fitto - in tempi che consentiranno il regolare svolgimento dell’evento sportivo, che si prepara ad essere una grande occasione di rilancio e di sviluppo per la regione Puglia e per l’intero Paese, che conferma il suo ruolo centrale nel Mediterraneo».

Ora c'è da attendere il via libera definitivo della Corte dei Conti, dopodiché il commissario straordinario Massimo Ferrarese - che ha già tutto pronto - potrà finalmente partire con le gare d'appalto per la costruzione degli impianti. È una corsa contro il tempo.

Il campo che  non c'è

Per una buona notizia che arriva, ce n'è un'altra decisamente meno positiva. A renderla nota è lo stesso Ferrarese con un post su facebook: il progetto del Centro Nautico alla Stazione Torpediniere, ereditato dal vecchio Comitato Organizzatore, a quanto pare non prevedeva il campo di regata. «Un progetto di un Centro Nautico - ha scritto il commissario straordinario su facebook - che non preveda un campo di regata equivale a quello di uno stadio senza il terreno di gioco. Lo abbiamo ereditato dal Comitato che ci ha preceduto, quello che qualcuno sostiene sia stato efficace e inappuntabile. Ora toccherà alla mia struttura occuparsene. E siamo qui per questo!». Ad accompagnare le sue parole la foto del sopralluogo compiuto con i tecnici della struttura commissariale nell'area dove sarà realizzato il Centro Nautico. Ora si dovrà elaborare il progetto per il campo di regata. I tecnici della struttura commissariale sono già al lavoro.

La disputa su Paolo VI

Nel frattempo si è aperta una polemica anche sulla esclusione del progetto di una nuova palestra al quartiere Paolo VI.

«Siamo rammaricati - dichiara Michele Portacci, segretario del circolo "Di Vittorio" (Pd) - nell'apprendere che il Commissario Ferrarese abbia tagliato i fondi per la palestra di quartiere di Paolo VI. Questa zona della città, spesso dimenticata e abbandonata, con anche un progressivo taglio dei servizi comunali, sperava di essere almeno destinataria di uno dei finanziamenti dei Giochi del Mediterraneo. E invece no, il Commissario ha deciso di punire questa parte della città, anche lui, ancora una volta. Avevamo avuto modo di vedere e apprezzare il progetto fatto dalla Regione, per il quale ci risulta esistessero già da mesi le condizioni per un appalto integrato e per i lavori. Ringraziamo il Presidente Emiliano per aver più volte perorato la causa per cercare di integrare questa infrastruttura nel nostro quartiere».

A Portacci risponde Gianluca Mongelli, coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia, che offre una versione dei fatti completamente diversa: «Non risultandoci che il Commissario si occupi di fare gratuiti dispetti ai quartieri di Taranto, abbiamo appreso con certezza, non solo che egli non ha aveva mai assunto una scelta del genere, ma addirittura che tale decisione fu assunta direttamente dal Comune di Taranto, in un incontro avvenuto negli uffici del commissario Ferrarese alla presenza del Sindaco Melucci e da Mattia Giorno. In quella sede veniva deciso di ampliare il palazzetto polifunzionale Ricciardi nel quartiere Salinella e di stralciare quello di Paolo VI. Nella stessa giornata fu deciso di aumentare di 10 mln l’investimento per lo stadio Iacovone. Ebbene, se pur comprendiamo la frustrazione del PD di aver perso ogni voce in capitolo nella gestione dei Giochi a causa di ritardi potrattisi per anni, non possiamo accettare che la polemica sfoci in gratuiti attacchi nei confronti di chi sta cercando, alacremente, di risistemare ogni aspetto fino ad ora colpevolmente trascurato, per far si che Taranto abbia i suoi Giochi».

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