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Il caso

Trasporto diversamente abili, i Centri diurni vincono anche al Consiglio di Stato

Soccombono ancora Regione Puglia e Asl Bari. Ma la battaglia non è finita

Anziani non autosufficienti

Centri diurni

BARI - La Asl di Bari ha subito un’altra sconfitta al Consiglio di Stato contro i centri diurni, difesi dall’avvocato Paolo Gaballo, che richiedono un risarcimento di circa un milione di euro per i costi sostenuti nel trasporto dei disabili.

I giudici hanno confermato l’illegittimità del provvedimento della Asl di Bari di rinviare l’erogazione del servizio di trasporto ai centri diurni della provincia, condannando la Asl e la Regione Puglia a risarcire i costi sostenuti dai centri.

L’articolo 46 della legge regionale 4/2010 assegna alle Asl il compito di garantire il trasporto dei disabili presso i centri diurni socio-educativi, ma la Asl di Bari non ha mai attivato il servizio nonostante le diffide ricevute. Nel 2020 ha tentato di porre rimedio, corrispondendo una tariffa insufficiente di 6,51 euro per utente. I centri hanno continuato a diffidare la Asl, che, in seguito all'inerzia, è stata citata in giudizio da quattro centri di Bari e Rutigliano. Anche un centro di Bitonto ha presentato ricorso al Tar, che ha dichiarato illegittimo il rinvio dell’erogazione del servizio di trasporto e ha condannato la Asl e la Regione a risarcire i danni.

Il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello della Regione e accolto parzialmente quello della Asl di Bari, confermando l’illegittimità del rinvio e la condanna a risarcire i danni, sebbene con decorrenza dal gennaio 2023.

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